'Dopo il diluvio'. Questo il titolo, emblematico, della quinta edizione del Mediolanum Market Forum che si è svolta giovedì 8 ottobre a palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano. Dove 'il diluvio' è la forte crisi economico-finanziaria che si è abbattuta sui mercati internazionali, e sulle economie di molti Paesi, in questi ultimi due anni. Ora il Sole non brilla ancora, ma la tempesta è passata. È il momento di trarre delle indicazioni da quanto è successo e guardare avanti, come è stato fatto dai numerosi ospiti e interventi, tra manager, esperti e imprenditori, che hanno animato il convegno.
La platea, oltre al parterre in sala, si è aperta anche al pubblico che ha seguito l'evento in tutta Italia e nel mondo: i temi trattati, gli scenari e le nuove opportunità di cui si è discusso sono del resto quanto mai di attualità non solo all'interno dei nostri confini.
La particolarità del Mediolanum Market Forum è quella di non essere una giornata di interventi e analisi autorevoli rivolti a un pubblico ristretto di invitati e addetti ai lavori, ma, come nelle precedenti edizioni, i lavori del convegno sono stati trasmessi in diretta su Mediolanum Channel via satellite (canale 803 della piattaforma Sky) e via Internet (sul sito www.mediolanumchannel.tv, con versione in 3 lingue: italiano, inglese e spagnolo), raggiungendo in questo modo una platea vasta e internazionale. Nello spirito che ha originato (la prima edizione è del dicembre 2007) e che continua a ispirare l'iniziativa: illustrare e divulgare i principali temi dell'economia e della finanza al grande pubblico composto dai clienti, professionisti e Family Banker Mediolanum e da tutti coloro, in Italia e all'estero, che seguono con interesse e vogliono essere aggiornati riguardo a scenari, attese e prospettive dei mercati. La crisi economica e finanziaria internazionale ha già lasciato un segno profondo nei mercati, ha determinato cambiamenti nel mondo della produzione, nelle strategie aziendali, e anche nelle aspettative ed esigenze di clienti e consumatori. Adesso, dopo il 'diluvio', "da parte del cliente c'è un fortissimo bisogno di trasparenza, fiducia, credibilità nei confronti delle aziende, delle banche, degli interlocutori a cui si rivolge" rileva l'analisi di Mauro Ferraresi, sociologo dei consumi, "è fondamentale che ciò che un'azienda fornisce, e il prodotto o servizio che il cliente riceve, corrisponda effettivamente a quanto promesso e offerto".
Criteri e principi, quello della trasparenza, della credibilità e della vicinanza al cliente, che risultano da sempre centrali e fondamentali nell'attività di Banca Mediolanum - come hanno sottolineato nel corso degli interventi Ennio Doris, presidente di Banca Mediolanum, e Massimo Doris, amministratore delegato -, e che vengono realizzati e dimostrati attraverso azioni e interventi concreti: come la riduzione del costo dei mutui, che Mediolanum ha applicato a partire dallo scorso anno a tutti i propri mutuatari e non solo per i nuovi contratti, la tutela dei propri clienti dalle perdite collegate al crac della Lehman Brothers, l'offerta di un tasso d'interesse da record tra quelli disponibili sul mercato, e ora fissato al 2,50% netto, con il conto corrente Freedom.
In pratica, se Remo Lucchi, amministratore delegato di Gfk Eurisko, osserva che per tornare a correre, finita la bufera, è essenziale "fare innovazione di prodotto e di strategie, per essere in grado di offrire alta qualità a prezzi e condizioni interessanti", e il giornalista Oscar Giannino esorta a "studiare soluzioni e iniziative per acquisire nuovi clienti e nuovi mercati, puntando anche sulla formazione interna, sul proprio know-how esclusivo, come elementi competitivi forti", Mediolanum ha già dimostrato di raccogliere da sempre, e ben prima del diluvio dei mercati, tutti questi fattori nel proprio Dna aziendale e nel rapporto di credibilità e fiducia sviluppato con la clientela.
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