Trasporti, la «croce» di Veltroni

Piso (An): «Sfruttati per sanare i conti aziendali in rosso»

Trasporti, la «croce» di Veltroni

Fissata al 2 maggio la riunione per l’accordo quadro sull’impiego nel Trasporto pubblico locale. Lo ha reso noto ieri l’assessore alla Mobilità capitolino, Mauroi Calamante, tentando un disperato gesto in extremis alla vigilia delle elezioni amministrative per riacciuffare il consenso in un compartimento, quello dei trasporti locali appunto, in cui nessuno, utenti in primis ma operatori poi, sembra essere contento.
Un accordo quadro con le aziende di trasporto nel quale, ha aggiunto il sindaco Veltroni, «si definisca con tempi certi la strumentazione da utilizzare nella contrattazione aziendale per dare risposte concrete ai lavoratori e coerenti con il mantenimento dell’affidamento in house, con i contratti di servizio esistenti e con il processo di miglioramento complessivo del trasporto pubblico».
Critico il presidente della Federazione romana di An, Vincenzo Piso, per cui «Veltroni continua la sua demagogica esposizione di numeri per una campagna elettorale sempre più staccata e distante dalla Roma reale».
Piso si riferisce a cifre sciorinate dallo stesso sindaco e sulle quali l’esponente di centrodestra punta l’indice. «I cittadini romani - spiega Piso - dovrebbero invece essere informati sul perché, a fronte del tanto millantato aumento di chilometri di rete (15 per cento) e di vettura (7 per cento) e di uno sforzo così elevato di investimenti per metropolitane e parcheggi pari a 2 miliardi di euro, il deficit del Tpl continua a essere così elevato e costante (oltre centocinquanta milioni di euro)».
«Un dato - sottolinea Piso - che preoccupa e insospettisce ulteriormente, a fronte di un’utenza annua di oltre un miliardo e duecento milioni di passeggeri. Forse la risposta potremmo trovarla nei tanti investimenti insensati e inconcludenti fatti in questi anni dalla Giunta comunale. Esempio emblematico il caso Cornelia, parcheggio-discarica costato 35 milioni di euro e mai utilizzato».
«Prendiamo inoltre atto - continua il presidente della Federazione romana di An - che il primo cittadino a un mese dalle elezioni si sta urgentemente mobilitando per riconquistare i lavoratori del comparto Trasporti, giustamente risentito per lo sfruttamento e il disinteresse dimostrato fino ad ora da parte del Comune.

Il precariato infatti continua a essere la forma di lavoro tipica anche per le aziende di Trasporto pubblico a Roma. I dipendenti di queste aziende - conclude Piso - conoscono bene il reale atteggiamento di chi ha permesso il licenziamento di personale dopo diciotto mesi di formazione, con criteri assolutamente arbitrari» .

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