Travaglio ora si dà alla musica

Dopo Arisa da Santoro stasera il giornalista interpreta Battiato per lanciare un programma su La7. Why Not, intercettata la superteste: era l'ospite di fiducia di "Anno Zero"

Travaglio ora si dà alla musica

Milano - A questo punto gli mancano solo il teatro dei pupi, la danza acrobatica e il tango argentino, poi le ha fatte tutte pur di gigioneggiare davanti al pubblico, nemmeno fosse un cabarettista di Zelig. Marco Travaglio parla, Marco Travaglio legge, Marco Travaglio recita. Marco Travaglio in tv, Marco Travaglio in teatro, Marco Travaglio in dvd. Marco Travaglio canta. Anzi, ricanta. Rieccolo, ma solo per stomaci forti, il Travaglio canterino-ballerino. Dopo Arisa da Santoro stasera il giornalista-narciso interpreta Battiato dalla Cabello, una trovata della conduttrice di La7 per lanciare il programma che parte stasera (Victor Victoria, 23.30, La7) e che la rete Telecom presenta come uno show-shock.

Trovata azzeccata anche nella scelta musicale. Perché Travaglio, il suo centro di gravità, lo ha trovato da un pezzo: ovunque purché davanti a una telecamera. Lo vedete qui a fianco, allampanato con i capelli gonfi e l’aria da derviscio in semitrance, e nell’altra foto in meditazione col colbacco. Sì, sta imitando Franco Battiato, da spanciarsi dal ridere. «Carta canta» si chiama la sua rubrica su Repubblica.it? E lui pure, canta. O forse soltanto mima - anche se ieri la Cabello in un’intervista alla Stampa si piccava con orgoglio del suo «Travaglio canterino» -, in un videoclip volutamente vintage come se arrivasse dagli anni ’80, dove Travaglio completa la sua trasformazione da cronista giudiziario in showman prezzemolino del tubo catodico (ma non era bandito dalla tv di regime?).

Dalle polveri delle cancellerie dei tribunali, ai fard delle sale trucco delle televisioni. Non era lui quello che celebrava i giornalisti che fanno solo i giornalisti (a proposito di De Bertoli)? E non era sempre lui a sentenziare che «non c’è nulla di più incompatibile col giornalismo della Rai»? Sì era lui, che si dà allo spettacolo e lavora con contratto in Rai. Stai a vedere che l’antipolitica rende più della politica. In fondo si vendono libri, si fanno spettacoli teatrali (è in cartellone al Metropolitan di Palermo con Promemoria - 15 anni di storia d’Italia ai confini della realtà, scritto e interpretato da se medesimo), c’è sempre qualcuno che ti candida alla Vigilanza Rai, e male che vada ci si trova un posticino nello star system del piccolo schermo.

Il Travaglio canterino-ballerino lo hanno diretto i Manetti Brothers, registi specializzati in videoclip, come fosse una rockstar, un attore di fiction, un ex inquilino del Grande fratello (per dire, i Manetti borthers hanno fatto i

video di Alex Britti, Max Pezzali, Tiromancino...). E tanto per cambiare, visto che c’è Travaglio, chi ci sarà anche ospite della Cabello? Ma certo, Antonio Di Pietro, la premiata ditta insomma. I Manette brothers.

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