Travaglio scivola su una bufala e il ministro Brambilla lo querela

La bufala di Marco Travaglio fa imbufalire il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla (nella foto). E così il vicedirettore del Fatto si becca una querela, come racconta il sito del Giornale. Succede che nell’editoriale del 21 agosto dal titolo «MVB la portoghese» il censore Travaglio abbia scritto che il ministro, in una causa col suo giornale, si sarebbe avvalso della difesa, a spese del contribuente, dell’Avvocatura dello Stato. Circostanza falsa, replica il ministro, con l’aggravante che Il Fatto, essendo parte in causa, sa bene come stanno le cose. Di qui la nuova querela. Una nota ricorda che il ministro ha conferito «il mandato - ovviamente a sue spese - al proprio legale di fiducia, il prof.

Fabrizio Lemme», e specifica «che la somma richiesta - 500mila euro - a titolo di risarcimento per la campagna falsa e denigratoria messa in atto nei propri confronti e i conseguenti danni di immagine, verrà devoluto a un’organizzazione no profit. Niente Avvocatura dello Stato dunque e niente soldi dei contribuenti per la propria difesa personale. Come è giusto che sia».

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