Tre feriti nell’assalto all’ambasciata di Israele

Nouakchott. Clima sempre più pesante in Mauritania, uno dei pochissimi Paesi islamici che intrattiene normali relazioni diplomatiche con Israele. Anouakchott, la capitale di questo Paese africano desertico e povero che si affaccia sull’Atlantico, un commando ha attaccato con armi automatiche nella notte tra giovedì e ieri l’ambasciata dello Stato ebraico. Sono rimasti feriti tre passanti francesi, tra cui una donna, ma nessuno tra il personale della missione diplomatica e nessun mauritano. Gli aggressori erano vestiti con lunga veste bianca e turbante e sono stati visti da testimoni dirigersi verso l’ambasciata dopo una sosta a un caffè e sparare gridando «Allah è grande». Gli uomini della sicurezza mauritana di guardia hanno risposto al fuoco mettendoli in fuga. I sospetti degli israeliani ricadono sul ramo maghrebino di Al Qaida, ma anche su gruppi integralisti locali.

Questi ultimi sono responsabili dell’assassinio di quattro turisti francesi, tra cui due bambini, in pieno deserto lo scorso 24 dicembre. In conseguenza di quel tragico fatto di sangue e a causa di ulteriori minacce, il 4 gennaio è stata annullata l’edizione 2008 del rally sahariano Parigi-Dakar.

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