Tre sorelle mamme di un solo bebè

Lorenzo Amuso

da Londra

Tre donne e una culla. Meglio ancora, tre sorelle e un bebè. Una storia così singolare da meritare un documentario sulla seriosa Bbc. Protagonista Charlie, un bambino di poco più di tre mesi. Nato grazie al decisivo intervento di due sorelle, corse in soccorso della terza, che - causa un tumore all'utero - non poteva avere figli. Una storia di solidarietà femminile, di sostegno familiare, senza precedenti in Gran Bretagna. «Charlie è un angelo, sarò sempre riconoscente alle mie sorelle per lo splendido regalo che mi hanno fatto», racconta ora Alex, londinese di 32 anni.
Quattro anni fa Alex e suo marito Shaun, 39 anni, decidono di allargare la loro famiglia. Ma proprio in quei mesi le viene diagnosticato un tumore al collo dell'utero. È necessario un trattamento curativo a base di chemioterapia.
Terminato il ciclo, Alex scopre di essere diventata sterile. «Ero più dispiaciuta per questa menomazione che non per il cancro in sé - ricorda -. Shaun ed io volevamo disperatamente avere dei figli e non riuscivamo a credere di dover già abbandonare il nostro sogno». Depressione, sconforto, rassegnazione. Fino a quando le sorelle non intuiscono cosa sta succedendo e decidono di intervenire.
La prima a farsi avanti, offrendosi per un aiuto, è Charlotte, sorella gemella della stessa Alex. «Il punto era che noi volevamo trovare il modo per avere dei bambini che fossero il più vicino possibile a noi. Charlotte lo sapeva, e un giorno, con naturalezza si è fatta avanti: “Non c'è problema, puoi avere un mio ovulo”, mi ha detto. Non potevo crederci, pensavo che scherzasse».
Invece Charlotte non scherza, anzi è così seria da persuadere anche la terza sorella, la primogenita Helen, 35 anni, a dare il suo contributo. Succede allora che l’ovulo di Charlotte, dopo essere stato fecondato con lo sperma di Shaun, viene impiantato proprio nell'utero di Helen. Secondo le statistiche sulle fertilizzazioni artificiali, in casi simili, l'ovulo ha solo il 25% di possibilità di attecchire. Una percentuale minima - di un caso ogni quattro - ma comunque sufficiente alla famiglia di Woolwich, sud-est di Londra, per festeggiare l'insperata nascita. Helen porta avanti la gravidanza senza problemi e 16 settimane fa dà alla luce un bambino, sano, di 3,8 chili, al quale viene dato il nome di Charlie.
Il bimbo cambia subito mamma, ad Alex non resta che ringraziare le sorelle, pur non nascondendo qualche preoccupazione. Se per Charlotte il sacrificio è stato minimo («Ho già i miei bambini, non ho più bisogno dei miei ovuli. E poi il fatto di essere gemella di Alex conta molto per me»), decisamente diverso il gravoso compito cui si è sottoposta Helen. «Era tutto chiaro dall'inizio - ha ammesso Helen -. Eppure sono sorpresa di quanto mi manchi già questo bambino che ho portato nel ventre per nove mesi. Charlie è l'essere più vicino a me che ci possa essere. Ma sono pronta a rifarlo se mia sorella vorrà un secondo figlio».
Dopo i primi giorni di ansia, anche Alex ora sembra rasserenata. Il pensiero di come avrebbe reagito Charlie di fronte a questa «nascita a tre» la assillava. Temeva che «il bambino non l'avrebbe amata», ha confidato davanti alle telecamere.

Ma sono bastati i primi vagiti del neonato per farla ricredere. Così, da madre fiera e orgogliosa, ha voluto raccontare la sua incredibile storia all’emittente britannica, che ne ha tratto un documentario, in onda a fine ottobre.

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