L'interpellanza dell'opposizione si riferiva alle procedure per i concorsi di assunzione. Ma, inevitabilmente, si è poi parlato delle polemiche legate alla mancata trasparenza della Provincia denunciate sul sito internet, oscurato dal provider e in seguito riaperto, Destra di popolo. In sostanza il responsabile del blog online Riccardo Fucile aveva, nelle scorse settimane, lanciato pesanti accuse nei confronti della giunta Repetto colpevole, a suo dire, di avere «pilotato» alcune assunzioni. Talmente forti e, secondo Palazzo Spinola, infondate e pure offensive, che presidente e assessori avevano deciso di querelare lo stesso Fucile. La prima udienza, per la cronaca, si terrà in Tribunale il 15 giugno. Una vicenda che era finita anche su molti quotidiani locali.
Ieri pomeriggio, in consiglio provinciale, si è tenuto un assaggio di quanto succederà nell'aula di Palazzo di Giustizia. Da una parte la maggioranza che afferma come ci sia stata e ci continui a essere la massima chiarezza e trasparenza sulle procedure e sui concorsi pubblici di assunzione. Dall'altra l'Udc, che addirittura ha chiesto una commissione d'inchiesta, e il resto dell'opposizione che, con Paolo Bianchini del Pdl, esige almeno un chiarimento interno per non dare spazio a dubbi e pettegolezzi. Sui banchi del pubblico Fucile che dice di essere tranquillissimo e di avere prove e testimoni per quanto ha pubblicato online.
«Occorre subito una commissione d'inchiesta per fare luce sulla vicenda - ha detto Alfonso Gioia dell'Udc - ci sarebbe voluto e ci vuole un percorso di massima trasparenza. È inutile denunciare e avviare azioni risarcitorie. Bisogna essere limpidi».
«Mi dispiace che il sito internet sia stato oscurato - ha affermato l'arancione del Pdl Massimo Pernigotti - credo nella libertà di stampa, ma anche nella possibilità, per l'ente, di rivalersi sulle cose dette e scritte che non sono vere o non vanno bene rendendo conto pubblicamente ai cittadini delle proprie azioni amministrative».
Il capogruppo del Pd Gabriele Gronda ha sottolineato come la richiesta di una commissione d'inchiesta sia un'offesa nei confronti di impiegati e dirigenti della Provincia che hanno lavorato bene e in maniera trasparente.
«Nessuno vuole tappare la bocca a nessuno - ha aggiunto Francesco Chiantìa del Pd - ma l'ente si deve tutelare proprio per non dare spazio a alcun equivoco. I concorsi pubblici si prestano a menzogne e attacchi. Va bene chiedere maggiore trasparenza. Ma una commissione d'inchiesta è altra cosa. Giusta, quindi, la reazione indignata del nostro capogruppo».
Il presidente Alessandro Repetto ha ribadito l'eccellente professionalità e trasparenza degli uffici provinciali. L'assessore Milò Bertolotto ha spiegato il percorso di candidati e dei bandi pubblici.
«Siamo tranquilli - ha detto Bertolotto - negli uffici provinciali lavorano persone serie e corrette. Tutto è stato fatto nel rispetto della normativa vigente. Il resto sono soltanto voci e illazioni che provengono da fonti improbabili. Le prove per le ultime assunzioni si terranno a maggio come da programma».
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