Tremonti: "La crisi non è ancora finita Battuto un mostro ne spunta un altro"

Il titolare del dicastero di via XX Settembre lancia un nuovo allarme sulla situazione dell'economia mondiale in un convegno organizzato dal governo francese: "La crisi non è finita. E' come in un videogame, spuntano sempre mostri più forti. E i mercati finanziari attaccano un Paese dopo l'altro". Poi rilancia gli Eurobond come "soluzione politica" 

Tremonti: "La crisi non è ancora finita 
Battuto un mostro ne spunta un altro"

Parigi - La crisi economica non è finita, perché ogni volta che si sconfigge "un mostro" ne spunta subito un altro più forte. Lo ha sottolineato il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, alla
conferenza "Nuovo mondo, nuovo capitalismo" riferendosi complessivamente alla situazione internazionale. Secondo il ministro dell'Economia "la crisi non è finita. È come vivere in un videogame: compare un mostro, lo combatti, lo vinci, ti senti rilassato e spunta un altro mostro più forte del primo. Tutto ora sembra andare bene - ha aggiunto Tremonti al seminario internazionale organizzato dal governo francese - ma ne siamo sicuri?".

La speculazione In realtà, ha continuato Tremonti, si sta verificando una situazione per cui viene attaccato (dai mercati finanziari) un Paese dopo l’altro, "come accadde fra Orazi e Curiazi". Alcuni Paesi "hanno salvato le banche e con esse la speculazione", il risultato "è che siamo tornati quasi al punto di partenza" ha detto ancora il ministro dell’Economia precisando che "non è il caso dell’Italia dove per fortuna il denaro pubblico non è stato usato, o solo in minima parte e in via di restituzione, per le banche".

Gli Eurobond La proposta degli Eurobond come strumento anticrisi, recentemente rilanciata dal presidente dell’Eurogruppo Jean Claude Juncker e da Tremonti "non è solo una questione tecnica, ma politica". Lo ha detto, nel corso del suo intervento a una tavola rotonda sul futuro delle politiche economiche, a Parigi, lo stesso Tremonti, riferendosi alle teorie del presidente americano Alexander Hamilton sulla "costruzione di una nazione".

Il futuro dell'Europa "Che l’Europa risorga" ha detto ancora il ministro dell’Economia alla conferenza di Parigi citando il discorso di Winston Churchill del 1946 che guardava alle macerie lasciate dalla seconda guerra mondiale. "Se si guarda al futuro geopolitico è evidente che la competizione - ha sottolineato il ministro - è tra continenti" e per questo è necessario che l’Europa abbia un ruolo nel suo insieme. "La crisi - ha detto Tremonti parlando ancora dei suoi effetti sull’Europa - ha mantenuto i confini politici, ma non ha mantenuto i confini economici e il rischio è senza confini".

Sottolineando poi che negli anni passati si è posto troppo l’accento sui budget e i debiti pubblici "quando poi invece la crisi è arrivata dal settore privato", Tremonti ha sottolineato che non è più possibile pensare che "se un business va bene è ok e ci sono i dividendi mentre se non va bene la responsabilità è limitata".

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