Roma - Fondi stanziati per l'università e per gli ammortizzatori sociali. L’emendamento sull’università presentato un commissione Bilancio, che prevedeva risorse per circa 270 milioni "è superato dall’impegno di mettere un miliardo". "Se possibile" inoltre, nel ddl sarà inserito anche il mille per mille. Per quanto riguarda la cassa in deroga, afferma Tremonti, "dobbiamo inventariare i residui che ci sono e sono piuttosto consistenti. Prima di stanziare il prossimo anno dobbiamo capire l’utilizzo del biennio, non sono stati utilizzati tutti".
La cappa del debito ereditato "Ricordo che c’è il vincolo del debito pubblico ereditato dai precedenti governi e che pertanto grava come una cappa su tutta l’attività di governo e su tutto il Paese", ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, in cui ha illustrato, insieme ai ministri Giulio Tremonti (Economia) e Andrea Ronchi (Politiche europee), la bozza del Piano nazionale per l’Europa 2020.
Un miliardo per l'università Nell’emendamento al ddl stabilità "ci sarà un miliardo per l’università", ha annunciato Tremonti. Il ministro ha ricordato che un emendamento, presentato dai finiani, chiede "270 milioni per l’università. Noi abbiamo risorse, o comunque il fabbisogno è di un miliardo. Quindi - ha concluso - perché fare meno: penso che nell’emendamento ci sarà un miliardo per l’università".
"Noi all'altezza degli altri paesi" "Nell’insieme il nostro documento (il Piano per l'Europa, ndr) è all’altezza di quello degli altri e all’altezza delle aspettative che dagli altri arrivano. Abbiamo fatto una quantità molto rilevante di riunioni di lavoro, a volte pubbliche a volte riservate, con la Commissione europea, tra di noi, con forze rilevanti mondo economico e sociale". "Tutti i paesi dell’Unione euroepa - ha spiegato Tremonti - in questi giorni stanno finalizzando il vecchio programma nazionale di riforme basato sulla logica antecedente la discussione sulla riforma del patto di stabilità. Siamo, tutti i paesi dell’Europa, al termine di una fase e al principio di una nuova". Per Tremonti si tratta di un "documento molto importante: è l’inventario di una serie di idee e proposte".
Confermata la stabilità "Resta il concetto - puntualizza il ministro - della legge di stabilità: tutte queste nuove voci, come nel decreto, con il nostro emendamento, saranno tutte coperte. Stiamo lavorando a questo impegno con coperture di tutte le voci, non possiamo deviare dalla legge del rigore. Quanto all’unificazione dei due provvedimenti, Tremonti sottolinea: "Con un solo testo è meglio e si fa prima che con due testi".
Gli introiti delle frequenze E' probabile che per coprire l’emendamento alla legge di stabilità si utilizzino gli introiti delle frequenze tlc: "E' un’ipotesi - ha ammesso Tremonti -. E' il modello applicato in Europa". Il ministro poi ha scherzato coi giornalisti: "Se avete qualche idea sulle coperture mandatecela per fax".
Aumento aliquota premi produttività Per il salario di produttività gli sgravi fiscali verranno prorogati nel 2011 e il tetto verrà portato a 40.000 euro. Lo stanziamento sarà nell’ordine degli 850 milioni di euro, quanto era quest’anno: "A occhio mi sembra che sia rimasto qualcosa per coprire l’ampliamento", ovvero l’innalzamento del tetto di reddito fino a 40.000 euro l’anno.
Milleproroghe Il consueto decreto di proroga termini alla fine dell’anno "ci sarà ma sarà molto specifico", proprio di proroghe di scadenze mentre "le voci finanziarie" entreranno nell’emendamento (che sostituisce il decreto sviluppo) alla legge di stabilità, ha detto Tremonti.
Botta e risposta Prestigiacomo-Tremonti Non siamo mica degli scolaretti, nè siamo stupidi, se hai qualcosa da dire la dici qui, davanti a tutti. Durante il cdm, Stefania Prestigiacomo si sarebbe sfogata così, puntando il dito sui tagli annunciati da Tremonti alle risorse per il ministero dell’Ambiente. I toni duri avrebbero suscitato la reazione del titolare di via XX settembre. Silvio Berlusconi, raccontano fonti ministeriali, sarebbe intervenuto come mediatore: prima avrebbe chiesto alla Prestigiacomo di contenersi e poi, di fronte alle pubbliche scuse del ministro dell’Ambiente per essere andata sopra le righe, avrebbe chiesto a Tremonti di lasciar cadere ogni polemica. Una conferma del botta e risposta è poi arrivata dallo stesso Tremonti che più tardi, dopo una conferenza stampa a palazzo Chigi con il Cavaliere, ha risposto così ai cronisti che gli chiedevano spiegazioni su quanto accaduto in Cdm: "Oggi mi sono arrivate le scuse anche dalla Prestigiacomo. Mi sono commosso".
Poi il Tesoro precisa che al ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo non c’è stata "nessuna richiesta di fondi". Lo spiega una nota aggiungendo che "le ricostruzioni riportate dalle agenzie di stampa su di una discussione avvenuta oggi in Cdm non corrispondono a verità". A conferma di ciò il Tesoro diffonde anche un documento della Ragioneria che spiega come accedere ai Fondi Fas. "Nessun ritardo, nessun blocco da parte del Cipe che tra l’altro dipende da Palazzo Chigi. Considerando inoltre che la delibera Cipe risale al 6 dicembre 2009, se c’è stato un ritardo, una omissione, è stato da parte del Ministero dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare. A riprova di quanto sopra, ad oggi non risulta ancora pervenuta nessuna richiesta di utilizzo dei fondi alla sede competente".
E la Prestigiacomo replica: "Le ricostruzioni del Tesoro sono assurde e fantasiose.
C’è la fila di ministri davanti alla porta di Tremonti e tutti chiedono di poter spendere i fondi stanziati, ma bloccati con mille tecnicismi. Personalmente non vivo questo problema come una sfida personale, forse per altri invece è così".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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