nostro inviato
a Cernobbio (Como)
Prima sfodera ironia: «Il governo mi ricorda i soliti ignoti», e l'allusione è a Totò e Gassman ladri nel film di Monicelli. Poi la butta sul tragico: «Si salvi chi può». Quindi evoca mostri letterar-politici: «Prodi è come il dottor Jekyll e mister Hyde». Infine veste i panni del consigliere: «C'è una sola cosa sicura che i prossimi pensionati devono fare, andare in pensione prima che possono».
Giulio Tremonti è durissimo con il governo Prodi e il polverone sulla riforma delle pensioni che ieri si è ancora infittito. In mattinata l'ex ministro dell'Economia si era fatto sentire con un'intervista in cui rivendicava punto per punto i meriti del governo Berlusconi. Oggi parlerà nel chiuso della sala conferenze di Villa d'Este dove spiegherà compiutamente le sue opinioni. Ieri, in una pausa dei lavori del Workshop Ambrosetti, non ha risparmiato frecciate al veleno.
In campagna elettorale, dice Tremonti, il centrosinistra «aveva promesso un miglioramento della situazione e l'abbattimento dell'odioso scalone» che innalzerà l'età pensionabile nel 2008. «Adesso invece - ha aggiunto - o non vogliono mantenere le promesse, o forse fanno confusione. Hanno avuto il voto per abbattere il cosiddetto scalone e ora mettono i pensionati nel tritacarne».
Sulla calda terrazza di Villa d'Este i cronisti gli chiedono chi ha vinto nel centrosinistra, i rigoristi o i possibilisti, visto che Rifondazione, Damiano, Rutelli e Fassino parlano ognuno una lingua differente. Tremonti replica sibillino: «Ci sarà un grande tradimento degli interessi e del voto degli italiani».
Il vicepresidente di Forza Italia non condivide certo il trionfalismo sui dati della ripresa economica: «Ci sono visioni diverse, non tutti dicono che ci sia. Credo che il 2007 non sarà un anno particolarmente buono: ora c'è comunque ripresa, ed è ora di fare una Finanziaria seria. Ma con questo governo sarà impossibile. Prodi ha fatto una promessa agli elettori: più spesa pubblica. E anche una promessa all'Europa, meno spesa pubblica. Avete presente il dottor Jekyll e mister Hyde? Sarà difficile fare la Finanziaria, ma soprattutto mantenere i conti».
Tremonti non replica a Rutelli, che a Cernobbio ha attaccato il governo di centrodestra: «Altro che cinque minuti, non basterebbero cinquanta minuti per elencare i disastri che abbiamo ereditato: per esempio hanno prosciugato i fondi dell'otto per mille e varato opere pubbliche senza copertura».
L'ex ministro tira però una frecciata a Piero Fassino, il quale l'altro giorno aveva detto che se la Finanziaria non passa meglio votare subito, bocciando così l'ipotesi di grande coalizione sostenuta da Tremonti.
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