Economia

Tremonti scrive ai ministri: "Rigore nei conti"

Il ministro dell'Economia scrive al governo invitando tutti i colleghi a ridurre gli stanziamenti per le spese non "obbligatorie e inderogabili". E rilancia: "Tutte le amministrazioni debbono collaborare per fare quadrare i conti pubblici"

Tremonti scrive ai ministri: "Rigore nei conti"

Roma - "Occorre rigore nei conti". In una lettera inviata a tutti i ministeri, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti chiede la collaborazione di tutto il governo per contenere la spesa pubblica. "Anche in relazione al generale contesto europeo - scrive il titolare del dicastero di via XX Settembre - resta confermata l’esigenza di una rigorosa azione di contenimento della spesa pubblica".

La riduizione delle spese Ridurre gli stanziamenti per le spese non "obbligatorie e inderogabili". E' l’invito rivolto di Tremonti a tutti i ministeri. Nel predisporre il bilancio di previsione per l’esercizio 2011, le amministrazioni "procedano ad un’impostazione previsionale secondo criteri volti principalmente al contenimento delle spese, valutando attentamente la possibilità di procedere ad un’oculata riduzione degli stanziamenti complessivi per spese diverse da quelle obbligatorie ed inderogabili".

La collaborazione di tutti Secondo il ministro dell'Economia, "tutte le amministrazioni debbono collaborare per fare quadrare i conti pubblici". Tremonti ricorda dunque in 28 pagine, più un corposo allegato, tutte le nuove norme alle quali le amministrazioni debbono attenersi per predisporre i bilanci 2011: dal taglio della carta al risparmio energetico, dal contenimento delle auto blu alla diminuzione dei convegni. Rispetto alle indicazioni fornite, annuncia anche che "i rappresentanti del ministero dell’Economia e delle finanze vigileranno sull’osservanza, da parte degli enti, delle direttive governative che mirano al contenimento e al monitoraggio della spesa pubblica, segnalando eventuali inadempimenti"".

La fattiva collaborazione di tutte le amministrazioni - rileva Tremonti - è elemento essenziale affinchè gli enti di rispettiva competenza osservino i criteri sopraindicati volti al consolidamento del processo di razionalizzazione della spesa pubblica".

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