Economia

Tremonti: tagliare gli stipendi dei politici del 5%

Tremonti: "L’Italia rispetterà le indicazioni dall'Ue per la correzione dei propri conti pubblici". Poi annuncia nuove misure: "Il taglio degli stipendi dei politici è solo l'antipasto". Ma Bossi: "La Finanziaria sarà dura, spero non vi siano nuove tasse"

Tremonti: tagliare gli stipendi dei politici del 5%

Bruxelles - Nessun aumento delle tasse. Ma una manovra etica. "L’Italia ha ricevuto nel dicembre scorso indicazioni dalla Ue per la correzione dei propri conti pubblici. Noi intendiamo rispettare quegli impegni e quei numeri. Non c’è stato chiesto nient’altro". Nel corso della conferenza stampa seguita alla riunione dell’Ecofin a Bruxelles, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha spiegato che "è ora di ridurre effettivamente il peso della mano pubblica". "Pare che la Finanziaria sarà dura - ha commentato il ministro delle Riforme, Umberto Bossi - spero che non vi siano nuove tasse, già ce ne sono tante".

Una manovra etica La proposta di un taglio del 5% agli stipendi dei politici fa ridere Tremonti perché "è solo un antipasto". Il ministro dell'Economia non è, tuttavia, entrato nel dettaglio delle misure a cui si sta lavorando, limitandosi a dire, "dovranno preoccuparsi solo i falsi invalidi e gli evasori". Secondo Tremonti, infatti, è possibile intervenire "sugli ampi margini" di spesa pubblica improduttiva, riducedola senza provocare effetti distorsivi, per esempio "colpendo i falsi invalidi". Tremonti ne ha parlato rispondendo ai cronisti che chiedevano come l’Italia agirà nell’ambito della generale riduzione della spesa pubblica richiesta a tutti i paesi Ue. Secondo il ministro, nell’imperativo europeo di ridurre l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche, "per il nostro paese non ci sono cambiamenti negativi". C’è, anzi, "una cifra etica": il ruolo di uno Stato che dà a chi ha bisogno e non dà a chi non ha bisogno, che riduce la spesa senza nessuna giustificazione se non la clientela e il potere. "Non sarà - ha spiegato Tremonti - solo un cambiamento economico ma un cambiamento di cifra etica, una correzione di sistema".

Il nodo pensioni Il sistema pensionistico italiano "funziona bene". A rivendicarlo è lo stesso titolare del ministero di via XX Settembre: "Noi abbiamo un sistema delle pensioni che è il più stabile d’Europa, uno dei più stabili".

"Se la domanda è se lo stiamo stravolgendo - ha sottolineato Tremonti, in un incontro con i giornalisti - la risposta è no, perché funziona bene".

Commenti