Treni in tilt. Fs accusano la Regione

Ancora una giornata di passione, ieri, con treni in forte ritardo o soppressi in tutte le stazioni liguri. La colpa, però, è della Regione, che non stanzia fondi sufficienti per trovare un nuovo gestore della nettezza ferroviaria e rinnovare vagoni e locomotori in modo da garantire convogli in orario e puliti, invece di ritardi costanti e sporcizia diffusa. Le accuse, durissime, all’amministrazione regionale guidata da Claudio Burlando, arrivano da Trenitalia. Ieri, con una nota, l’azienda ha replicato all’assessore Enrico Vesco il quale, a fronte di lamentele sui recenti disagi (treni soppressi, in forte ritardo e sporchi), aveva ammesso le difficoltà a trovare un nuovo gestore del servizio di pulizia e chiesto perfino l’aiuto del Governo Berlusconi per trovare i fondi necessari, oltre 500 milioni di euro, per rinnovare il materiale rotabile in Liguria. A «muso duro» la risposta di Trenitalia. Dice Fs: «Il bilancio economico del servizio ferroviario regionale in Liguria è negativo. Non stupisce che non ci siano all’orizzonte altri operatori interessati a partecipare ad eventuali gare se i contributi regionali e le tariffe resteranno invariate». Trenitalia invoca contratti «giusti» e precisa: «Non faremo più servizi in perdita, né parteciperemo a gare che non prevedano un quadro economico sostenibile». Fs cita la Francia dove le Regioni contribuiscono con somme triple a quelle della Liguria per consentire alla ferrovie francesi di trasportare lo stesso numero di passeggeri che, però, pagano biglietti doppi rispetto all’Italia. «Qui come altrove - scrive Trenitalia - servono risorse adeguate per fare bene il servizio attuale e serve un investimento di circa 600 milioni di euro per comprare nuovi treni. Trenitalia è un’impresa che vuole fare la propria parte, può autofinanziare una parte degli investimenti, ma certamente un piano di rinnovo dei treni, come è accaduto in altri paesi europei, non può che essere sostenuto dalle Regioni o dallo Stato». Insomma per Trenitalia la Regione Liguria si lamenta, ma in realtà non fa nulla per migliorare la situazione.

Per la verità l’assessore Vesco una cosa l’ha fatta: ha chiesto all’opposizione di centrodestra di fare pressioni sul Governo per avere fondi. Della serie quando mi servi sei mio amico, quando no sei nemico. Sullo sfondo restano, purtroppo, i quotidiani disagi dei passeggeri trattati come pacchi postali.

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