Marta Bravi
È sorpreso Antonio Pivetta del successo che ha ottenuto la sua iniziativa «Il treno dellarte - Museo per un giorno», che proprio ieri ha concluso il suo viaggio alla stazione di Porta Garibaldi. Un treno merci trasformato in galleria darte, 6 vagoni con 100 opere significative degli ultimi sessantanni della Storia dellarte italiana, che hanno sostato in 28 città per un giorno.
«Abbiamo avuto 60mila visitatori in un mese, quando gli Uffizi ne fanno 94mila in un anno», sottolinea Pivetta, una vita per larte. Numeri che la dicono tutta sulla voglia della gente di farsi emozionare da un quadro e sulla genialità dellintuizione avuta dallideatore del progetto. «Secondo le statistiche - spiega il curatore - solo il 5/6 per cento degli italiani visita le gallerie, i musei e compra riviste darte ma nessuno ha mai pensato al restante 95%». Lha fatto Pivetta. E gli italiani ringraziano. Ringraziano i tremila milanesi che ieri hanno affollato il binario 4 della stazione, ringraziano i grossetani, i catanesi, gli abitanti di Sezze Romano (Lt), quelli di Avellino e di Bari. «Grazie per aver portato un po di cultura qui ad Avellino» si legge nel libro dei visitatori, «Uno dei treni più interessanti che Sezze abbia visto», «Un avvenimento eccezionale per Messina. Difficile vedere qui larte del 900 a Messina».
Insomma la sfida è vinta. Ferrovie dello Stato, Trenitalia e Pivetta sono riusciti a raggiungere lobiettivo: «Avere a bordo almeno un visitatore che mai prima dora sia entrato in un museo tradizionale». Difficile dire se ciò sia avvenuto? Basta passare qualche minuto sul binario e osservare le reazioni delle persone: cè chi scende da un vagone prima della fine del treno per il timore di dover rispondere a qualche domanda o di dover pagare il biglietto, cè chi gira intorno al treno aperto senza capire, cè chi guarda i quadri con sospetto.
Così in 60mila sono stati contagiati e ammaliati da De Pisis, Rotella, Schifano, Severini, Tadini, Morandi, Fontana, Baj, Guttuso, tutti inediti. Sì perche le cento opere provengono da collezioni private, molte delle quali non hanno mai «incrociato» gli occhi del pubblico.
Ieri lultimo giorno del tour in treno e Pivetta pensava già alla prossima avventura: portare in giro per lEuropa larte da Leonardo a Fontana, con partenza da città italiane ovviamente. Qualche rimpianto? «Sì, intanto il fatto di aver dovuto restringere la scelta solo allarte figurativa perché di più facile lettura e di ambientazione - spiega lideatore della mostra -.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.