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Trentino Sulle vette è tornata l’aquila reale

Tornano le aquile. Il più maestoso dei rapaci, l’aquila reale, popola di nuovo le vette del Trentino. A quindici anni dall’ultimo censimento, la popolazione è aumentata di quattro unità. Un dato non da poco, considerato che l’aquila reale, nonostante la legislazione ultradecennale che ne proibisce la caccia, è costantemente a rischio estinzione.
Dieci coppie di aquila reale, pari al 2% dell’intera popolazione italiana, sono state dunque censite dall’inizio di giugno nel Lagorai, in Trentino, in una delle aree più naturale delle Alpi. Avviata a giugno, la ricerca sul Lagorai durerà un anno e vedrà impegnati gli esperti del gruppo di ricerca Zoologia dei vertebrati del Museo tridentino di scienze naturali in coordinamento con la Lipu e Norda spa. Già nel monitoraggio estivo di quest’anno, che ha visto l’analisi delle caratteristiche ambientali e dei possibili fattori di minaccia mediante l’uso di modalità informatiche di interpretazione dei dati cartografici (Gis), le ricerche di campo hanno permesso di censire dieci territori di coppie di aquila reale, pari al 2% del totale nazionale, a conferma di un’importante presenza della specie nell’area. Tra i fattori che possono spiegare l’incremento del rapace, è l’accresciuta presenza della marmotta, la preda principale dell’aquila sul Lagorai, nel periodo estivo. La catena alpina del Lagorai è tra le meno antropizzate dell’intero arco alpino ed è compresa tra la val di Fiemme, il parco naturale di Paneveggio (S.

Martino di Castrozza) e, a Sud, la Valsugana.

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