Treviso - Un seno acerbo replicato centinaia di volte può valere un jeans D&G, da qualche centimetro quadrato di pelle con i "brufoli" del primo vero sole estivo magari salta fuori una borsa di Prada. Sono i criteri che hanno ispirato una ragazzina trevigiana di 12 anni scoperta a fotografarsi nuda nei bagni della scuola e a vendere le foto ai compagni per comprarsi abiti firmati.
La sindrome di Signore e Signori La sindrome di "Signore e Signori" torna a colpire la ricca terra della Marca: i pruriti descritti nel 1965 da Pietro Germi nella sua celebre pellicola evidentemente non sono mai stati assorbiti. Anzi: le nuove tecnologie hanno favorito e diffuso rapidamente il contagio e sono quotidiane ad ogni latitudine le bravate adolescenziali legate al triangolo sesso-soldi- cellulare. E proprio impugnando il suo telefonino la "bambina" di 12 anni aveva pensato di aggirare il divieto dei genitori di acquistare vestiti griffati. Qualche scatto, poi la compravendita delle immagini a compagni di classe e amici.
La vendita ai coetanei Pochi euro - tre, cinque, al massimo dieci, raccontano a mezza voce i ragazzi - In fondo anche curiosare l’intimità della ragazza della porta accanto anche senza muoversi dalla poltrona è un prurito nuovo reso possibile dalla virtualità. La ragazzina è stata sorpresa sul "set" e avrebbe ammesso il traffico di mms, le immagini realizzate con la fotocamera telefonica che la riguardavano. Ad accorgersi del suo "cambio" di guardaroba sono stati i genitori, che hanno allertato la scuola.
L’indagine dell’istituto ha permesso di risalire al "business" intrapreso dalla dodicenne e a porvi fine. Ora la bambina è seguita da una psicologa e il prossimo anno scolastico lo frequenterà in un altro istituto, probabilmente senza cellulare nella cartella.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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