Per contestare lEnac e la società Aertre, lAeroclub di Treviso ha riprodotto sulla cancellata la scritta di Auschwitz, mutando la frase «Il lavoro rende liberi» in «Il volo rende liberi» («Fliegen Macht Frei) ma scrivendola in tedesco e copiando la grafica nazista. Iniziativa che voleva essere provocatoria ha suscitato un mare di polemiche. In ogni caso, per Elia Richetti, Rabbino capo della comunità ebraica di Venezia una trovata di «pessimo gusto che banalizza lOlocausto», anche se la protesta dellaeroclub è complessa ed articolata. Dal 3 novembre scorso, spiegano i dirigenti dellassociazione, «una nuova barriera sovrastata da reticolati impedisce laccesso ai visitatori e limita fortemente lattività addestrativa degli allievi piloti e degli istruttori, obbligandoli a sottostare a umilianti quanto inutili procedure». Con questa scelta di impatto mediatico alla Oliviero Toscani, laeroclub vuole sottolineare inoltre, dichiara Montagner, «i tempi esasperanti per il rilascio dei permessi di accesso, la continua indisponibilità delle aree di sosta per gli aeromobili, il costante lievitare dei costi di handling che vengono applicati indipendentemente dal fatto che i servizi aeroportuali siano erogati o meno, il muro di gomma delle autorità amministrative attraverso una burocrazia insostenibile sono evidenti strumenti di ostracismo per costringerci ad abbandonare laeroporto e a cessare ogni attività».
«A parte lignobile cattivo gusto, cè anche unoffesa specifica», commenta il procuratore capo di Treviso Antonio Fojadelli.
Intanto l Enac ha ingiunto allaeroclub la rimozione immediata della scritta.