Treviso - Una organizzazione per delinquere che disperdeva medicinali scaduti di ospedali in terreni è stata
sgominata dai carabinieri del comando tutela Nucleo Ecologico di Udine, che sta eseguendo dalle prime
ore di oggi provvedimenti restrittivi e perquisizioni tra Veneto e Friuli.
I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal gip di Udine Alessio Verni su richiesta del Pm Viviana Del
Tedesco nell’ambito di una inchiesta su un traffico illecito di rifiuti, falsità documentale e truffa ai danni della
pubblica amministrazione.
Tra gli indagati figurano due funzionari dell’Arpa di Udine.
L’operazione vede impegnati i carabinieri del gruppo tutela dell’ambiente di Treviso (Noe di Udine,
Treviso e Venezia), con il supporto dei militari dell’arma dei comandi provinciali di Udine, Venezia e
Treviso, che stanno sequestrando varie società e una decine di mezzi per il trasporto dei rifiuti. L’indagine, denominata ’Parking Wastè, è iniziata dal rinvenimento di una discarica abusiva di rifiuti
speciali ospedalieri in un’area da adibire a parcheggio di pertinenza dell’ospedale civile di Latisana
(Udine).
600mila chili di medicinali scaduti Gli accertamenti dei militari del Noe di Udine, che si sono serviti di intercettazioni telefoniche e
strumentazione tecnica, hanno permesso di scoprire l’esistenza di un sodalizio criminoso che aveva
smaltito circa 600 mila chili di rifiuti speciali costituiti da terreno frammisto a rifiuti ospedalieri, sotterrati in
una discarica di inerti della provincia di Treviso.
Contemporaneamente i carabinieri hanno accertato anche una illecita gestione di rifiuti provenienti dalla
bonifica di un deposito di carburante di Gorizia.
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