Un triangolo con lei, il torero e l’ex sbirro

Ecco la struttura narrativa di Carmen. L’azione dell’opera che Georges Bizet ha tratto dalla novella di Prosper Mérimée si svolge in Spagna verso il 1820.
Atto I
Una vorticosa ouverture introduce a una piazza di Siviglia, dove la gente passeggia sotto lo sguardo dei dragoni. La giovane Micaela cerca il brigadiere José che è assente; spaventata, fugge. La guardia sopraggiunge per il cambio, seguita da un incantevole stuolo di bambini che canta imitando gli atteggiamenti marziali dei grandi. Le sigaraie della fabbrica escono e Carmen nota subito José. Attacca un’habanera (L’amour est un oiseau rebelle) che seduce tutti; poi getta un fiore a José. Ritorna Micaela che reca al soldato una lettera della madre desiderosa di vederli sposi. La giovane, nuovamente intimidita, si allontana. Scoppia una violenta rissa fra Carmen e una sigaraia. José riporta l’ordine e arresta Carmen per aver ferito Manuelita. Alle domande dell’ufficiale Zuniga, Carmen preferisce sfidarlo con il canto. Rimasti soli, Carmen seduce José con una seguidilla (Près de remparts de Seville). Giunge l’ordine di cattura, ma attraversando la piazza, José, già avvinto, scioglie la prigioniera, fra le risate delle sigaraie.
Atto II
Un mese è passato. Nella taverna di Lillas Pastia, Carmen e le amiche intrattengono i militari, cantando una scatenata canzone bohème. Zuniga la informa che José è stato degradato per averla lasciata fuggire. Un improvviso entusiasmo circonda l’ingresso del torero Escamillo che vanta «sangue e arena» e l’amore che attende sempre il vincitore. Chiede il nome a Carmen che finge di sprezzarlo. L’oste annuncia l’arrivo del Dancairo e del Remendado. I contrabbandieri chiedono complicità alle donne nel meraviglioso quintetto. La voce fuori scena di José suggerisce ai banditi di portarlo nella banda. Nel duetto Carmen danza e canta per lui, ma il segnale della ritirata invita al rientro. Carmen schernisce José che le risponde con l’arcinota romanza del fiore (La fleur...). José resiste, ma l’arrivo di Zuniga, folle di gelosia, scatena una rissa. I contrabbandieri salvano Carmen e José, e tutti fuggono inneggiando alla libertà.
Atto III
Un luogo roccioso fra i Pirenei. Notte.
Carmen e i contrabbandieri evocano i pericoli della loro vita. Fra di loro c’è José, ora contrabbandiere, roso dall’idea che Carmen lo voglia lasciare. La minaccia. Le amiche Mercedes e Frasquita si mettono a leggere le carte: per Carmen esce la carta senza pietà, la morte. Le donne distraggono i doganieri. A scena vuota una guida conduce Micaela nel tenebroso luogo dei contrabbandieri. Invoca l’aiuto di Dio nella celebre aria, Je dis que rien m'épouvante. Giunge Escamillo che confessa a José di essere innamorato di Carmen. Nel duello il torero umilia José e lo risparmia. In tanta confusione appare Micaela che informa José che la madre è morente: il disertore lascia il campo ma promette a Carmen che si rivedranno.
Atto IV
Nella plaza de toros. Giorno di festa, tutti si preparano per assistere al combattimento. Le amiche informano Carmen che José si aggira minaccioso.

Escamillo giunge in trionfo e dichiara, ricambiato, il suo amore per Carmen. Quando Carmen rimane sola sente la presenza di José che la supplica di ritornare a lui. Invano. La donna gli scaglia in faccia l’anello pegno d’amore e va verso l’arena. José, disperato, la pugnala.

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