Triboniano, sgombero definitivo entro Natale

La scadenza è fissata: entro Natale Triboniano sarà completamente sgomberato. Sparirà il campo nomadi regolare più grande della città. L’assessore provinciale alla Sicurezza Stefano Bolognini, della Lega, assicura che si chiuderà così «la madre di tutte le battaglie». E sarà solo la prima, visto che ieri al tavolo per l’ordine e la sicurezza riunito in prefettura sono state scritte le tappe per arrivare all’obiettivo di fine mandato per il Comune. A metà del prossimo anno resteranno in piedi quattro campi regolari su tredici - Chiesa Rossa, Martirano, Impastato e Idro - e gli i 1.500 nomadi ospitati oggi nelle baracche scenderanno a 250 in tutto. Quello di via Idro, dove entro un mese inizierà lo smantellamento, diventerà un campo a rotazione, dove i rom resteranno al massimo per sei mesi. E i moduli abitativi scelti dal Comune, anticipa l’assessore alle Politiche sociali Mariolina Moioli, saranno «solo 30-40 e non verranno usati solo per i nomadi, perchè quella del campo rom per noi non è una soluzione ma deve rappresentare solo un momento di passaggio, devono restarci il minor tempo possibile». Le casette quindi saranno utilizzate in futuro anche per «altri tipi di emergenze». E per questo il Comune vuol realizzare alloggi piccoli ma gradevoli, e ha scelto un container di design (attualmente esposto in piazza XXV Aprile) disegnato dall’architetto Stefano Boeri.
Per svuotare Triboniano, dove oggi vivono da 102 famiglie (43 hanno già ricevuto l’avviso di allontanamento perchè hanno trasgredito le regole) verrà utilizzata una parte dei 4 milioni di euro stanziati dal ministro all’Interno Roberto Maroni per interventi sociali sui campi rom, anche sotto forma di microcredito per l’acquisto o l’affitto di una casa e di incentivi per il rimpatrio. Comune e Provincia contavano su tempi più stretti per liberare l’area, dove deve essere costruita una strada di collegamento per il sito Expo (rappresentanti del Ministero delle Infrastrutture non a caso hanno cominciato a prendere parte da ieri al tavolo in prefettura) ma don Virginio Colmegna ha frenato per garantire a ogni famiglia soluzioni di accoglienza alternative (il campo ospita circa 180 minori). «Offriremo a tutti dei progetti personalizzati per trovare casa e lavoro o aiutare il ritorno nel Paese d’origine» assicura Moioli. Ma il leghista Bolognini è meno tenero: «Se neanche di fronte ai fondi impegnati dal ministero dimostreranno la volontà di integrarsi, il prossimo assessore comunale ai Servizi sociali del Comune, che senz’altro sarà della Lega, sarà meno tenero».

Rispettare i tempi per liberare i campi regolari, ma «senza trascurare quelli abusivi» insiste Bolognini. Che al prefetto ha consegnato un elenco di casi da risolvere, da via Cusago, Vaiano Valle, Novara, Barzaghi e piazza Tirana.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica