Trichet a Tremonti: no tasse su oro di Bankitalia

Il presidente della Bce lascia invariati i tassi, predica una ripresa nel 2010, dice di non far conto sull'inflazione negativa e poi stronca la misura presentata dal ministro dell'Economia nel decreto appena approvato: "Misura negativa, che preoccupa"

Trichet a Tremonti: no tasse su oro di Bankitalia

Francoforte - L'uomo del banco ha detto. Jean-Claude Trichet, il presidente della Banca centrale europa, lascia invariati i tassi all'1% e boccia la proposta del ministro dell'Economia Giulio Tremonti sull'aumento della tassazione delle riserve auree della Banca d'Italia.  "Il provvedimento del governo italiano che stabilisce la tassazione delle plisvalenze sulle riserve auree di Bankitalia "solleva serie preccupazioni".

No alla tassa La Bce "è totalmente e senza nessuna ambiguità" contraria alla tassa sull’oro inserita dal governo Berlusconi nel decreto anticrisi. Lo ha detto il presidente ricordando che la Bce ha già espresso per due volte una valutazione negativa al riguardo. La misura, ha aggiunto, "solleva preoccupazioni molto gravi in quanto a una possibile violazione delle leggi comunitarie". Per quanto riguarda un possibile ricorso contro la legge, già entrata in vigore malgrado il parere negativo, comunque non vincolante, della Bce, Trichet ha ricordato che c’è un impegno del governo italiano ad applicare la "golden tax" soltanto con l’approvazione della Bce e i Banca d’Italia e ha concluso: "Non voglio ipotizzare niente per il futuro, vedremo che cosa succederà ora".

La ripresa La Bce conferma la sua previsione di un decollo della ripresa di Eurolandia nel corso del 2010. "Dopo una fase di stabilizzazione una fase di ripresa è prevista per la metà del 2010" dice Trichet dopo la riunione del consiglio direttivo dell’istituto che a Francoforte ha deciso di confermare un livello di costo del denaro che rappresenta il minimo nei 10 anni di storia della valuta unica. Trichet ha definito "appropriato" l’attuale livello dei tassi.

Il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento resta quindi all’1 per cento; il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali resta all’1,75 per cento, mentre il tasso che la stessa Bce pratica sui depositi di breve termine che detiene per conto delle banche commerciali resta allo 0,25 per cento. "La fase attuale, che registra un’inflazione molto debole e negativa in alcuni paesi, sarà di breve durata" spiega ancora Trichet.

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