Il tricolore è un miraggio: we can’t

Avete visto cose succede a furia di pensare ossessivamente allo scontro diretto con l’Inter e a non concentrarsi a dovere sull’impegno imminente? Si pareggia in casa col Chievo una partita che andava assolutamente vinta per poter credere ancora ad uno scudetto diventato adesso un miraggio. Un tricolore che una squadra, incapace di chiudere una partita dopo averla rincorsa per oltre un tempo ed essere riuscita addirittura a ribaltarla, non merita di vincere. Perché un team col blasone e la storia della Juventus non può concedere agli avversari tre gol fotocopia, tutti e tre presi in contropiede (per giunta, da un ex granata). Né più né meno com’era successo col Cagliari (e sempre in casa) un paio di mesi fa. Com’è capitato in tante altre partite di questo campionato. Non è solo dabbenaggine dei nostri difensori, c’è pure un evidente concorso di colpa da parte di Ranieri, incapace di modificare - a seconda dell’avversario - l’atteggiamento della propria retroguardia. Sarà possibile giocare una tantum con la linea di difesa un po’ più bassa, o è un’eresia? Altro che camaleonte solido...

Così come deve essere l’allenatore a motivare a dovere i propri uomini anche quando l’impegno potrebbe indurre la truppa a dare la vittoria per scontata e a scendere in campo un po’ svagati. Quando viene meno tutto questo, altro che yes we can: ormai è definitivamente yes, we can’t.

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