Triennale in festa tra sedie alla ribalta e Dj set

È qui la festa? Diremmo proprio di sì perchè nel mare magno di eventi diurni e serali legati al Fuorisalone, la «T» di Triennale spicca come un bollino di qualità. E tra party indoor e scorribande nei loggiati dell’Università, la tribù del design fa tappa inesorabile in viale Alemagna con puntata alla Bovisa, dove le nuove frontiere della progettazione ben si coniugano alla storia recente e a monografiche talora puramente artistiche, come nel caso della mostra di Gaetano Pesce intitolata sibillinamente «L’Italia in Croce», una sua inedita interpretazione sulle condizioni dell’Italia contemporanea. L’installazione, costituita da una grande croce sulla quale è inchiodata un’Italia sanguinolenta è scenografica e fa pensare. Il mix è vincente perchè il pubblico internazionale ha la netta sensazione di trovarsi in una giocosa camera di compensazione dove ci si può rilassare bevendo un drink nel bar del parco ma dove si può imparare uno spaccato di made in Italy, qui ben rappresentato dal museo firmato Alessi e dalla mostra sui mobili di Carlo De Carli, maestro italiano del design, con una selezione di suoi pezzi storici e riedizioni; con escursioni, infine, nel contemporaneo più trasversale, rappresentato ad esempio dal progetto «Interware», uno speciale allestimento che attraversa la moda, il design e l’architettura d’interni. Divertimento, cultura e anche un pizzico di solidarietà, tre aspetti ottimamente sintetizzati dal progetto charity «Sedie alla ribalta Chairs to the fore» che ha per finalità ultima il sostegno al bambino disabile, e coinvolge artisti e designer in un «happening» creativo che verrà ospitato dalla Triennale di Milano. Gli artisti sono stati invitati a reinterpretare un oggetto di design, la Milano 2015 di Kicco Bestetti - rivisitazione in chiave moderna della vecchia sedia da osteria milanese - veicolando attraverso stratificazioni di materiale, colore ed altri elementi, simbologie e valenze che danno nuovo significato o funzione a questo oggetto archetipico. I pezzi realizzati sono in vendita al pubblico e il ricavato verrà devoluto al progetto «Una tata per i più piccoli», promosso dall’ Associazione Paolo Pini, attiva nei confronti dei bambini disabili sin dal 1956.
Per fare l’en plein due suggerimenti a Triennale sono doverosi per l’anno prossimo: sarebbe un bel gesto lasciare gratuito il Design Museum per i giorni del Salone, e anche tenere aperta la Triennale fino a mezzanotte per tutta la settimana. Giardino, ristorante, mostre e teatro permetterebbero design-nights davvero internazionali.
La musica correda invece la serata a Bovisa dove, nell’ambito della mostra «Independent. Design Secession», Triennale presenta Music Se(ce)ssion, 5 giorni di DJ Set e Live Set alla Triennale Bovisa con alcuni fra i più interessanti dj e musicisti della scena indipendente italiana. Questa sera dalle 19.30 si esibiranno i «Lato», un flusso di canzoni che fanno viaggiare tra le onde della dimensione onirica e il calore del soul, blues e funk. Domani, invece, sarà la volta dei «Biscuits», tre rapper napoletani che dopo varie esperienze musicali si sono rincontrati a Milano, città che condividono per le loro diverse professionalità. Ma musica a parte, anche la serata in Bovisa offre spunti di grande interesse sotto il profilo espositivo.

La mostra inaugurata in questi giorni da Triennale Design Museum Independent mette insieme una selezione di opere di Andrea Branzi, Sergio e Patrizia Cappelli, Michele De Lucchi, Giulio Iacchetti, Lapo Lani, Michelangelo Pistoletto, che si confrontano con i temi della cultura umana, della storia, della morte, della vita, del sacro.

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