Diego David
Gli abbinamenti di Coppa Italia resi noti nella giornata di ieri hanno lasciato un po lamaro in bocca in casa Sanremese, dove in virtù del secondo posto ottenuto nella Coppa Italia di serie C dello scorso anno, si aspettavano un avversario di maggior rango rispetto alla pur blasonata Triestina attesa al comunale di corso Mazzini il 19 agosto probabilmente in notturna. Commentano nella sede della Sanremese: «Ci avevano detto che in base al sorteggio pilotato avremmo dovuto incontrare il Genoa o il Napoli. Chiedendo l'inversione di campo avremmo potuto dividerci un incasso molto più importante, rispetto a quello che con tutto il rispetto per gli alabardati, potremmo fare. In ogni caso intendiamo proseguire nella competizione mantenendo il tabellone principale, impresa che con un partita secca disputata in casa ci può anche riuscire pur contro una formazione della serie cadetta, che tra l'altro si è pure attrezzata bene».
Chi, invece, è sicuramente contento del sorteggio è il collega giornalista già del «Guerino» di Bologna Sergio Sricchia, triestino trapiantato a Sanremo, che in è stato sempre molto vicino alla Sanremese ricoprendo anche il ruolo di addetto stampa. Ricorda Sricchia: «Il primo precedente tra Triestina e Sanremese risale alla fine degli anni Cinquanta. La Sanremese, io allora mi sedetti in panchina, si presentò al Grezar imbattuta, ma venne travolta con quattro reti con il portiere Albertini che parò anche un calcio di rigore».
Più fortuna per i colori biancoazzurri, invece, tra la fine degli anni Settanta e l'inizio degli anni Ottanta con vittorie dei matuziani firmate tra gli altri da Melillo, Bertazzon e Vella. A quegli anni risale anche una specie di «gemellaggio» tra le due tifoserie. «L'ultimissimo precedente - ricorda Sricchia - è datato 1 maggio 1983 con sconfitta della Sanremese a Trieste per 1-0. L'attacco della formazione rosso alabardata era formato da De Falco, attuale direttore sportivo della Triestina e da Ascagni. Una linea d'attacco stellare per una squadra che venne promossa in serie B». La Sanremese del neo- tecnico Rodolfi ha appena concluso il ritiro di Ormea, dove ha dispuatato diversi test positivi ma non impegnativi, prima di ospitare la Triestina volerà in Ungheria, A Budapest per una serie di incontri e allenamenti. Una partita è già stata fissata con il Ferecvaros. Perché fino in Ungheria? Rispondono nella sede biancoazzurra: «Per la difficoltà di ospitare squadre a Sanremo, essendo gli alberghi tutti pieni per la stagione turistica».
La Triestina delude le speranze sanremesi
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.