Gian Piero Scevola
Non ci sono squadre italiane a Eindhoven nella finale di coppa Uefa, una coppa minore che le nostre hanno lasciato in anticipo. Cè però Enzo Maresca a tenere in auge litalian style. Il 26enne ex juventino (ma il suo cartellino è ancora di proprietà del club bianconero) ha voluto prendersi una bella rivincita nei confronti della Vecchia Signora, di Fabio Capello e Luciano Moggi che lhanno scaricato senza troppa eleganza. È lui infatti leroe della serata, luomo del match che, con le sue giocate, ha regalato al Siviglia la prima storica coppa in Europa. Suoi i due gol che hanno portato alla rotonda vittoria per 4-0 sugli inglesi del Middlesbrough (aveva eliminato la Roma) targato, almeno nel secondo tempo, Massimo Maccarone. Un derby, quello tra i due italiani che aveva infiammato la vigilia, dopo che Maccarone era risultato determinante nella vittoriosa semifinale contro lo Steaua, eliminato proprio grazie alla sua doppietta. Ma Maresca, che aveva disputato unottima Liga, coltivava da tempo la sua vendetta e ha deciso di metterla in atto proprio nella partita più importante, sotto i riflettori di tutta Europa. La Juve non lo vuole più; a Firenze Moggi non lha voluto mandare; ora lo insegue lInter, insomma il suo destino è qui in Italia ma, si sa, nessuno è profeta in patria. E allora onore al bizzoso Maresca che diventerà il pezzo pregiato del mercato.
Suo infatti il gol che ha chiuso la partita, arrivato al 32 della ripresa, quando già gli spagnoli conducevano per 1-0 grazie alla prodezza di Luis Fabiano e che è arrivato in un momento particolarmente propizio vista la spinta degli inglesi sbilanciati in avanti per cercare il pareggio. Suo il gol del 3-0 al 38 e suo anche lassist per la quarta segnatura di Kanoutè. Insomma, un Maresca super che ha messo in secondo piano la buona prestazione di Maccarone, il «Big Mac» idolatrato dai tifosi del Boro. Peccato che Steve McClaren, tecnico del Boro, faccia lautolesionista: in campo infatti allinizio va il duo offensivo Viduka-Hasselbaink, con Maccarone in panchina. E la punizione arriva sotto forma di un preciso colpo di testa di Luis Fabiano che al 27 batte il portiere Schwarzer e porta in vantaggio gli spagnoli.
Via libera allora, nella ripresa, anche a Big Mac, in un tridente a largo raggio. Il dominio dei bianchi di Spagna, che per tutto il primo tempo avevano messo in soggezione gli inglesi, cessa e le occasioni per i rossi fioccano. Ci provano due volte Viduka, Hasselbaink su punizione, lo stesso Maccarone al 16 fa venire i brividi a Palop con un tiro-cros velenoso. E quando Viduka al 30 viene travolto in area da Navarro, tutti gridano al rigore (che ci starebbe), ma larbitro tedesco Fandel dice: no.
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