Il triste declino del «salotto di Genova»

di Giannalberto Conte*

Caro Lussana, in riferimento all’articolo, del sei aprile ultimo scorso, della signora Roberta Bartolini, sul degrado in Castelletto, intendo precisare che ne condivido pienamente il contenuto, in effetti, ormai da diversi anni, in Castelletto, come in tuta la città, non solo strade e marciapiedi sono sempre più insidiosi per la sicurezza di motociclisti e pedoni, ma anche le aree verdi, piccole o grandi che siano versano in condizioni di profondo e di irreversibile degrado, con aiuole incolte e ringhiere divelte. In questo quartiere ci sono nato e vissuto e ci vivo tuttora e ricordo che quando ero bambino era un vero e proprio salotto della città.
Sarà pur vero che negli ultimi due anni l’inverno particolarmente rigido ed il conseguente spargimento di sale hanno messo a dura prova il manto stradale, per altro in molti casi già fatiscente, ma ritengo, anche se non sono un tecnico, che gli interventi non sempre siano eseguiti con particolare cura e che invece si proceda spesso, in fretta e furia, con rattoppi e tapulli per poi essere di nuovo daccapo.
Va pure sottolineato, che l’organico del personale addetto alle manutenzioni è sempre più scarso e non ci sono più gli anziani che con la loro elevata professionalità insegnano alle nuove leve come avveniva una volta. A tale proposito, proprio tre giorni fa, in via Bertani, un operaio impegnato in un’operazione di potatura mi faceva presente che quando tra due anni andrà in pensione, quasi certamente nessuno lo sostituirà e stando così le cose credo che il bello debba ancora venire.
Più volte ho richiesto ai soggetti competenti, in modo particolare al geometra Rinaldo Pastorino di Aster, di intervenire nel quartiere al fine di risolvere situazioni di disagio relative a buche nella carreggiata e pavimentazione sottosopra e debbo dire che si è sempre mosso con una certa celerità, ma purtroppo i problemi di cui sopra restano tutti nella loro gravità, anche sulla questione delle deiezioni canine ho presentato un documento in cui chiedo più controlli mirati sul territorio, mettendo, tra l’altro in evidenza che alcune strade, tra cui via Mameli e salita Emanuele Cavallo sono diventate dei veri e propri defecatoi.


Concludo, invitando la civica amministrazione, invece di pensare alla moschea, al Gay Pride e alle Notti Bianche, ad occuparsi quanto prima con serietà e costanza delle problematiche sopra indicate.*Capogruppo Lega Nord Liguria
Municipio di 1 Centro Est Genova

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