Un trofeo che vale altri sei milioni di euro

Milan già oltre i 17 milioni, per gli inglesi mezzo in meno. Merchandising e tv faranno il resto

Nostro inviato a Istanbul
Piccolo incidente diplomatico ieri mattina. Lo stadio Ataturk è un colosso ufficialmente inaugurato tre anni fa, ma ancora non entrato nei cuori degli sportivi di una metropoli di sedici milioni di abitanti. Se ne sta in cima a una collina circondata da case fatiscenti; per raggiungerlo, il pubblico percorre alcuni stradoni ciechi. Fatta l’ultima curva, ecco l’impianto. Ieri Benitez e i due giocatori scelti per la conferenza, Xabi Alonso e Hyypia, hanno sudato per trovare la via per la sala conferenze. Ha detto Hyypia: «Abbiamo fatto tanta fatica per arrivare in finale e anche se al cancello ci hanno fermati e mandati via, alla fine siamo qui dentro anche noi e vogliamo essere protagonisti».
Per ora i loro tifosi lo sono a livello di canzoni: ne hanno coniate per l’occasione almeno dieci, una sulle note di Yellow Submarine e un’altra su quelle di Obladì Obladà. E poi i premi fissati dall’Uefa. Finora meglio essere uno della rosa milanista, stasera meglio alzare la coppa perché chi vincerà riceverà un premio di 10 milioni di franchi svizzeri (pari a sei milioni e mezzo di euro) e chi perderà di «appena» sei (quasi quattro in euro). Per il gioco delle vittorie e dei pareggi, a oggi il Diavolo ha già guadagnato 17 milioni e 250mila franchi e i Reds 16 e 750mila. Poi bisognerà pesare gli introiti legati a tv e merchandising e non è scontato che il primo sia ancora il vincitore di stasera. La scorsa stagione nessuno incassò tanto quanto il Chelsea, un totale di 44 milioni di franchi, e il Porto campione non arrivò a 30.

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