Troppa Playstation e poco sport: obesi due bimbi milanesi su dieci

Mangiano seduti a tavola. Spizzicano fuori pasto e sgranocchiano guardando la tv. Alcuni non si fermano neppure mentre giocano alla playstation: tanto per tenere il mouse, basta anche una mano sola. Sono i bambini di ultima generazione, quelli cresciuti a videogiochi e merendine, che usano la bicicletta al massimo per fare un giretto nel garage sotto casa.
Prendiamo i bambini milanesi che frequentano la quinta elementare, su un campione di mille e 400, il cinque per cento delle femmine e il quattro per cento dei maschi sono obesi. Nel 2005 in tutta Europa se ne contavano 14 milioni, ma attualmente i milioni sono già saliti a quota 22.
A questi aggiungiamo i ragazzi in sovrappeso, i possibili obesi di domani, quelli che magari un po’ di attività fisica la fanno, ma che alla brioche non riescono proprio a dire di no. Secondo lo studio promosso dal Coni e dal Comune di Milano, nelle classi di quinta elementare i ragazzi in sovrappeso rappresentano il 17 per cento delle femmine e il 22 per cento dei maschi. Solo 57 su cento hanno un peso regolare, mentre il 19 per cento delle bambine e il 15 per cento sono sottopeso.
Ma non è solo questione di linea e salute, secondo l’indagine del Coni, i bambini più sportivi sono anche quelli più bravi a scuola. Ecco i dati che sfatano il mito del secchione sempre e solo piegato sui libri: il 65 per cento dei bimbi che praticano sport, infatti, hanno un buon rendimento scolastico, a confronto con il 39 che lo fa saltuariamente e il 40 che invece lo pratica solo a scuola.
Ma perché così tanti ragazzi hanno problemi alimentari? Secondo un recente studio inglese, esistono dei fattori specifici che aumentano il rischio di sovrappeso ed obesità. Primo fra tutti, l’obesità dei genitori che eleverebbe il rischio di tramandare il disturbo ai figli fino a dieci volte. Quindi, il fumo della madre in gravidanza e l’abitudine a trascorrere più di otto ore a settimana guardando la televisione, fin da piccoli.
A questi fattori, alcuni studiosi americani aggiungono anche il sonno. Sembra che dormire poco e male, infatti, rappresenti un rischio concreto di obesità per gli adulti, ma soprattutto per i più piccoli. Secondo quanto scrive il New York Times, ogni ora di sonno perso, aumenta del 40 per cento le chance che i bambini diventino sovrappeso.


E allora che fare? Il Parlamento europeo propone di imporre a tutti i ragazzi almeno tre ore di ginnastica a settimana. Così da obbligare i ragazzi a fare un po’ di movimento, almeno la mattina, durante le ore scolastiche.

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