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«Troppe ombre», il Pdl vuole chiarezza su Filse

«Troppe ombre», il Pdl vuole chiarezza su Filse

Troppi sprechi intorno alla gestione di Filse, la fiduciaria della Regione Liguria a sostegno delle piccole e medie imprese. L’accusa arriva dal gruppo consiliare del Popolo della Libertà in consiglio regionale che attacca la giunta guidata da Claudio Burlando e propone una ricetta per fare in modo che Filse non si trasformi nell’ennesimo carrozzone pubblico ma possa realmente servire per rilanciare l’impresa ligure: «Così come in altre regioni è stato avviato il processo di ammodernamento e riordino delle finanziarie regionali anche in Liguria chiediamo garanzie in questa direzione», tuonano i consiglieri del Pdl che spiegano: «Non vogliamo che il sistema Liguria sia snaturato, ma pretendiamo snellezza nelle procedure di sostegno alle imprese e questo si può garantire solo attraverso l’attivazione di un processo di riordino che, benché con la delibera del 5 agosto 2010 sia stato avviato, risulta ancora poco trasparente».
Il centrodestra ora chiede un approfondito dibattito in aula per discutere sul futuro della società con la preoccupazione che dietro a Filse si sviluppino situazioni poco trasparenti avendo la giunta regionale mantenuto l’affido in via esclusiva: «Ci sembra importante che l’assemblea possa discutere del futuro di una società i cui fondi e investimenti coinvolgono tutto il territorio, le aziende, i lavoratori».
La ricetta proposta dal Popolo della Libertà è quella di scorporare Filse in due rami, come è stato fatto in Piemonte con un processo iniziato dalla precedente giunta Bresso di centrosinistra e completato dall’attuale governatore leghista Roberto Cota con il progetto denominato «Finpiemonte semplificazione.

La proposta è di dividere la società in due rami, uno preposto alla direzione organizzativa delle società partecipate e delle controllate e l’altro dedicato esclusivamente alla gestione dei bandi e all’erogazione dei contributi: «Una semplificazione necessaria - spiegano i consiglieri -. Oggi Filse ha interessi in 37 partecipate: ci sono troppi doppioni, troppe consulenze e costi altissimi per il personale che spesso rappresentano il totale del fatturato».

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