(...) «la Piazza è dei milanesi», a chi è veramente milanese fa un po ridere. Perché chiunque gira un po per le strade della cosiddetta movida, al Ticinese, sui Navigli o al Sempione, sa benissimo che Bayern-Inter si gioca tutti i giorni, o quasi. Da maggio a ottobre. Di cosa si sta parlando? Del «degrado» (ma chiamiamolo pure schifo, parola semplice e non scurrile) che forse Letizia Moratti non conosce perché non viene a passeggiare tra i festanti ragazzi delle notti milanesi. Magari dopo le 2 di notte. E non stiamo parlando degli schiamazzi che tolgono il sonno ai residenti: su questo fronte è ormai calata la rassegnazione. Ma almeno si accorgerebbe, il nostro sindaco, che certe strade della sua splendida e libera Milano notturna si trasformano in latrine, e i portoni in orinatoi a cielo aperto. E con il caldo lodore ristagna, impregna laria circostante, compresi i cortili interni, fino a renderla quasi irrespirabile. Siamo nel centro e nelle zone più belle di Milano. E questo avviene soprattutto lindomani mattina, quando anche i bimbi passano di lì, magari uscendo di casa, o per andare al parco delle Basiliche, o al Sempione. Per citare i casi che chi scrive conosce meglio, invito il sindaco a farsi un giro la domenica mattina. O anche il lunedì, o il sabato, ecc.
Allora, unamministrazione che si rispetti non può limitarsi a sancire il banale principio che «la festa è di tutti». Il punto è che la festa è di tutti se tutti sono rispettati. E la festa deve essere attrezzata, il Comune deve provvedere ai servizi fondamentali per i suoi cittadini, e vigilare sul rispetto di regole. Bisogna lavorarci, ma neanche troppo: per esempio costruendo bagni pubblici.
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