«Troppe violenze commesse da immigrati»

da Milano

«Troppe violenze commesse dagli immigrati». La Lega Nord reagisce così all’episodio accaduto ieri a Milano. È una reazione forte e sdegnata. La Lega non è sola. La castrazione «chimica o chirurgica» per gli stupratori è una «necessità»: così la definisce l'assessore alla Salute del Comune di Milano, Carla De Albertis (Alleanza nazionale). «Ci vorrà una modifica della Costituzione - ha detto - ma la castrazione è l'unico metodo. Se poi è vero - ha aggiunto - che ancora una volta l'autore di una simile violenza è un immigrato, magari anche clandestino, ringrazio il governo che coccola gli immigrati e a loro vuole dare la cittadinanza».
Per Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, Scuola e Politiche sociali, «il Comune è pronto a fare la sua parte. Attraverso i contatti con la questura e con i nostri servizi siamo pronti ad aiutare questa persona. Ora, però - ha detto l’assessore - rispettiamo il suo dolore e la sua privacy». La Moioli ha ribadito che «dal sindaco e dalla giunta c'è piena attenzione ai temi della sicurezza. La signora Moratti si è impegnata a fare molto su questo versante e nonostante Milano sia la città più monitorata d'Italia, siamo pronti a cercare di fare ancora di più».
È sceso in campo anche il presidente dell’Osservatorio Sociale. Luigi Camilloni: «Non è più tollerabile, a causa delle troppe leggerezze, lasciare circolare indisturbati i clandestini che dovrebbero invece essere espulsi e che continuano invece a stuprare, uccidere e rubare, come è successo anche ieri a Milano.

Sarebbe interessante - ha ribadito - se il governo ci dicesse quanti sono i clandestini che girano liberamente in Italia. Infine, auspico un intervento della Corte dei Conti per verificare quanti danni ha prodotto la mancanza di una strategia politica dell'attuale esecutivo in materia di immigrazione clandestina».

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