«Troppi 40mila clandestini in città Ora intervenga il nuovo Governo»

«In meno di 12 ore due accoltellamenti fra stranieri, di cui uno mortale. Continua l’escalation di violenza dalle comunità straniere e ciò vuol dire solo una cosa. Ci sono troppi clandestini nella nostra città e molti di loro sono veri e propri criminali che girano armati di coltelli, pistole o altro, pronti alla rissa e a regolamenti di conti. Lo testimonia il fatto che in 3 mesi ci sono stati almeno 30 reati, ovvero uno ogni tre giorni fra rapine, aggressioni, tentate violenze e omicidi, sono stati commessi da stranieri con la minaccia di coltelli e taglierini». È duro il commento del vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato dopo l’omicidio di un peruviano davanti alla discoteca Rainbow, avvenuto nella notte di ieri. E dopo un secondo accoltellamento.
Un agente della Zona 4, alle 11 di ieri mattina, ha arrestato in via Pomposa un marocchino clandestino con precedenti penali che aveva appena accoltellato un giovane irregolare originario del Mali. «Quarantamila clandestini nella nostra città - insiste De Corato - sono un numero ingovernabile che forze dell’ordine e Polizia municipale da sole non possono più gestire. Ci rivolgiamo al nuovo Governo. È necessario fermare gli arrivi da terra e non solo da mare, perché parliamo di sudamericani, cinesi e rom romeni, oltre che di arabi e maghrebini. Bisogna stipulare accordi bilaterali con i paesi di provenienza per controllare le frontiere e potenziare i Cpt, aprendo nuove strutture al Nord.

Ma soprattutto avviare una ferma politica di rimpatri coatti, evitando che i clandestini, spesso criminali recidivi, continuino a girare indisturbati, dando nomi falsi e ricevendo ordini di espulsione regolarmente disattesi».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica