"Troppi comitati remano contro alberi e ztl Bene la Moratti, ascolta il popolo ecologista"

Non contro ma «con Letizia Moratti». Il vignettista Giorgio Forattini conferma che sei alberi previsti nel progetto di restyling per corso Buenos Aires «non bastano. Si è detto che ne vogliamo almeno trenta? Macchè, dovrebbero essere duecento».

Non contro ma «con Letizia Moratti». Il vignettista Giorgio Forattini conferma che sei alberi previsti nel progetto di restyling per corso Buenos Aires «non bastano. Si è detto che ne vogliamo almeno trenta? Macchè, dovrebbero essere duecento». Residente illustre della zona, visto che abita in via Spallanzani, due giorni fa ha bocciato le poche piante previste nei lavori di risistemazione che partiranno il 15 marzo, ma difende il sindaco: «Purtroppo non è lei che decide, fa il massimo per aumentare il verde in città, ma ci sono troppi comitati che si oppongono». Le fa un appello: «Più che ascoltare i suoi consiglieri, senta il quartiere che le ha consegnato diecimila firme per gli alberi lungo il corso». Gli assessori che hanno messo a punto il progetto fanno presente che la zona non è più quella degli anni Cinquanta, quando le radici non mettevano a rischio la metropolitana che ancora non era nemmeno sulla carta. «Mi sono consultato con l’architetto Renzo Piano - ribatte Forattini - e anche lui è convinto che non sia un problema. Basta trovare la scusa dei sottoservizi e del metrò, l’altezza della volta arriva al massimo a tre metri dalla sede stradale, e neanche le querce arrivano con le radici a quella profondità. Ma si possono piantare piante leggere, magari le magnolie, o i frassini che producono molto ossigeno». Suggerisce di prendere ad esempio Parigi e i suoi boulevard, «marciapiedi larghi con piste ciclabili, verde, niente auto in sosta. Bisogna rinunciare ai parcheggi lungo la carreggiata e usare quello spazio. Ma non condivide la «Milano incolta e non romantica» che rifiuta gli alberi. I «comitati e i commercianti che fanno mille difficoltà». Il centro chiuso? «Le auto dovrebbero fermarsi in periferia».
I negozianti sono preoccupati che il verde possa oscurare le insegne. Ma il presidente di AscoBaires, Gabriel Meghnagi, è pronto «a valutare con il Comune se ci sono possibilità per aumentare un po’ il numero degli alberi.

Anche se ora non vorremmo che il progetto che ci è stato presentato e che abbiamo concordato venisse stravolto. Piantare radici mi sembra inopportuno, meglio valutare l’idea delle fioriere. Ma la mia associazione difende i diritti dei commercianti e ogni variazione dovrà causare i minori disguidi possibili».

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