Benny Casadei Lucchi
Il purgatorio è iniziato. Nella migliore delle ipotesi dovrebbe durare un anno. Il Gp di San Marino, nel 2007, non si terrà. Sinterrompe così una storia lunga 25 anni, una storia di corse, imprese, di vittorie e drammi. Fino a dicembre, quando il calendario diverrà ufficiale, resta un filo di speranza. Ma è un filo logoro.
Perché il supremo delle corse, Bernie Ecclestone, è ormai stanco di perdere soldi alla voce Imola. Colpa delle difficoltà finanziarie in cui naviga la Sagis, la società controllata dallAci Bologna, che organizza la corsa. Benché il manager inglese abbia da tempo rinunciato a un credito di diversi milioni mai arrivati (3-4 a Gp i mancati pagamenti negli ultimi anni), di fronte allennesimo vuoto di garanzie finanziarie e ai molti dubbi sulla capacità degli organizzatori di far fronte ai futuri investimenti necessari, ha detto basta. Per cui, il calendario reso noto qualche settimana fa dalla Fia, con 17 Gp anziché 18, resterà tale.
Contro la Sagis puntano il dito anche diesse e margherita: «L'assenza di un contratto e delle necessarie garanzie economiche tra la Fia e la Sagis, segna l'epilogo di una vicenda che mostra, in modo lampante, le responsabilità della società di gestione dell'autodromo nella trattativa per il Gp», scrivono Massimiliano Stagni, segretario Ds di Imola e Mauro Casadio Farolfi, coordinatore della Margherita. «La vicenda Sagis di questi anni indica una difficoltà crescente e la strutturale sottocapitalizzazione della società». Ecclestone a parte, si parla anche di 18 milioni di euro di mancati pagamenti accertati.
Per tentare il tutto per tutto, il sindaco di Imola, Massimo Marchignoli, ha così deciso di compiere, ieri, un disperato viaggio a Londra, da Ecclestone. Viaggio inutile, visto che il manager inglese, dopo il cordiale colloquio, gli ha consegnato una lettera che, di fatto, mette la parola fine, almeno per questanno. Si legge: «Sorry... mi dispiace aver perso Imola... Il contratto che esisteva è stato risolto». Quindi un riferimento alla lontana stretta di mano fra lui, Enzo Ferrari e Luciano Conti da cui nacque il Gp.
Il presidente della Sagis, Bendinelli, ribatte che il vero problema è il fumo visto che «la legislazione prevede che, nelle manifestazioni che si svolgono in Italia, si possano mantenere le sponsorizzazioni da fumo. Purtroppo, un orientamento di un giudice e un atteggiamento del ministero delle Finanze hanno impedito alle F1 di mantenerle nel Gp italiani». Però Monza non è in crisi. Intanto, il sindaco Marchignoli ha annunciato che il Comune revocherà la concessione alla Sagis: «A questo punto non vedo spiragli, almeno per il 2007... per cui possiamo farlo».
Insomma, perso il 2007, si lavora al dopo. Resta da chiedersi come mai Aci Italia non sia intervenuta come accaduto a suo tempo in Francia, quando lequivalente federazione salvò il Gp transalpino. «La Sagis è una società controllata dallAci Bologna e quello di Imola non è il Gp dItalia ma di San Marino. Per cui non siamo coinvolti direttamente...
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