Un cancello per la sicurezza. Questo lo slogan adottato dai residenti del quartiere Marx Livorno di Sesto San Giovanni, la zona a edilizia popolare dove vivono centinaia di famiglie. Alla base della protesta degli abitanti delle «ventiquattro torri» di proprietà Aler e delle due case comunali di via Marx e via Curie, i continui furti subiti in casa e negli spazi comuni. Tantissime infatti le auto, le biciclette e i motocicli rubate durante le notti dellultimo mese. Decine anche le famiglie svegliate in piena notte da rumori insoliti e si sono trovati in casa persone che frugavano nei cassetti alla ricerca di gioielli e portafogli.
Per arginare il fenomeno, secondo i residenti dei 440 alloggi, basterebbe circondare lintera area con una semplice inferriata in modo che i malviventi «debbano almeno far la fatica di scavalcare il cancello». La zona, alla periferia della città, è situata infatti a poca distanza da alcune aree dismesse, facile rifugio per i nomadi, e dallingresso dellautostrada. A scontentare i sestesi soprattutto il «Contratto di Quartiere Parco delle Torri», un progetto da più di 40 milioni di euro attraverso il quale i residenti possono suggerire agli architetti le soluzioni per loro più adeguate a riqualificare le case.
«Il contratto di quartiere sulla carta è molto buono - spiegano gli abitanti di via Marx - ma è inutile che la Regione, Aler, Comune e ministero delle Infrastrutture mettano a disposizione del denaro se poi amministrazione e forze dellordine non riescono a garantire la sicurezza ai cittadini». Oltre allinferriata gli abitanti chiedono cortili interni e appositi spazi dove poter legare moto e biciclette.
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