«Troppi islamici nei quartieri bisogna mettere un freno»

Girtanner: «Ci sono troppi negozi gestiti da stranieri che non rispettano le regole»

Ma la pedonalizzazione estiva andava fatta o no?
«Bisogna rispettare prima il diritto al sonno e poi al divertimento. Era giusto che nella zona venissero chiariti alcuni limiti da rispettare, come l’orario di chiusura dei locali più sopportabile per i residenti, e va vietato ai gestori di consegnare bottiglie di vetro ai clienti che consumano all’aperto, altrimenti i Navigli rappresentano solo un business. Se le regole vengono rispettate, anche la pedonalizzazione tutto l’anno potrebbe essere un vantaggio per tutti, e per certe scelte ci vuole coraggio. Anche quando si decise di chiudere via Dante ci fu una rivolta, ora sono contenti sia i residenti che i commercianti».
Il problema parcheggi si fa sentire soprattutto sui Navigli, ma non è da meno in zona Tortona...
«Sono stati creati parcheggi ovunque, e non si è pensato a zona Tortona che è diventato un punto di aggregazione di enorme portata. Il quartiere sta solo subendo il business, non viene coinvolto: quando ci sono eventi come MilanoVendeModa o il Salone del Design, i negozi dovrebbero rimanere aperti. Bisogna prendere spunto dalle esposizioni che vengono allestite, non guardarle dall’esterno come se fossero dei circoli privati, bensì creare eventi collegati e cultura tutto l’anno».
Capitolo sicurezza: le priorità della zona 6?
«Barona e Giambellino: siamo di fronte all’islamizzazione dei quartieri. Il criterio con cui vengono assegnate le case popolari è assurdo, ci deve essere più attenzione per i residenti. E quasi tutti i negozi in piazza Tirana sono gestiti da islamici che non rispettano gli orari di apertura e chiusura domenicale, se ne fregano delle regole. Poi c’è il problema dei rom, che non sono solo quelli dei campi nomadi: arrivano e piazzano i camper dove vogliono. In via Odazio la mattina sembra la centrale di smistamento per l’accattonaggio. In via Lorenteggio i rom hanno occupato le case popolari. Ci vuole una maggiore repressione, che preveda anche la confisca dei camper».
Altri obiettivi?
«Più controlli e repressione nei parchi, perchè non vengano usati come fossero piscine.

E abbiamo approvato la realizzazione di due nuovi centri di aggregazione, in via Savona e via Saul, perchè gli anziani di oggi sono cambiati, preferiscono i corsi di informatica, invece che restare a casa a guardare la tv a casa».
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