Traffico, degrado, «movida» legata ai locali notturni, criminalità: i residenti dellarea dei Navigli tornano a denunciare i problemi con i quali convivono da anni. E lo fanno pubblicando un «libro bianco dei Navigli», presentato oggi presso la sede dellassociazione Chiamamilano, che raccoglie documenti e immagini sulla gestione della zona negli ultimi decenni.
«In pochi anni sono state rilasciate licenze a oltre 200 locali dintrattenimento serale in un territorio di poche centinaia di metri quadri, densamente popolato e residenziale spiegano i rappresentanti dei Comitati dei Navigli, Ripa Ticinese e Naviglio Pavese, Gabriella Valassina, Salvatore Chiaia e Donato Rivolta -. La cultura dellalcol, il degrado, il rumore e lillegalità si sono insinuati e sono diventati presenza costante e invadente, e non oggetto di attenzione, di riflessione per attuare una politica di prevenzione».
Uno dei nodi irrisolti è quello della pedonalizzazione: «Si vuole trasformare il quartiere in unIsola pedonale permanente, una falsa Isola felice insistono i Comitati -. È questo che chiede lutenza? No, è solo quello che si vuole offrire evitando di affrontare in modo concreto i temi legati alla trasformazione di unarea da sempre caratterizzata da presenze legate alla cultura, allartigianato e allarte, danneggiando così anche le attività commerciali diurne».
Nel libro bianco si ripercorre anche la vicenda del parcheggio interrato sotto lo specchio d'acqua della Darsena, che da sempre vede contrapposti i residenti e la società responsabile del progetto: «Lintervento previsto è la costruzione di un parcheggio a rotazione in uno dei monumenti simbolo di Milano e della storia della rete di canali che caratterizza la città: la Darsena - dicono i Comitati -. Si parla di piste ciclabili e contemporaneamente si vuole incrementare la presenza di auto private.
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