Nessun bagno di folla in piazza Duomo. Il premier Silvio Berlusconi rinuncia al corteo dal Castello al Duomo e al comizio finale sotto la Madonnina in programma il prossimo 3 ottobre, per la chiusura della festa nazionale del Pdl. Laggressione due sere fa al deputato Pietro Ichino e a due dipendenti dellAler nel corso della kermesse del Pd a Lampugnano sono solo la punta delliceberg di una clima ad alta tensione in città. É scattato immediatamente lallarme per la festa del Popolo delle libertà che dal 23 settembre occuperà per undici giorni il Castello e piazza del Cannone con concerti e dibattiti. Sforzesco «blindato» per larrivo di ministri e politici, oltre mille agenti per garantire la sicurezza e per evitare una degenerazione dei disordini ieri i coordinatori nazionali del partito Ignazio La Russa e Denis Verdini hanno riferito che il premier è pronto a rinunciare alla piazza. Anche se La Russa stempera i toni e assicura che «non ci sono retroscena, siamo semplicemente tornati allipotesi originale. Un comizio di Berlusconi in piazza Duomo avrebbe vampirizzato, svuotato la festa del Castello».
Nessuna iniziativa straordinaria, nessuna adunata nè mobilitazione di popolo.
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