Politica

«Troppi scontri La maggioranza lasci perdere»

da Milano

Più che modificarla sarebbe bene accantonare la ex Cirielli. È questa l’opinione del vicepresidente del Csm Virginio Rognoni, anche se il suo giudizio non ha toccato il merito del provvedimento, quanto la vita del ddl stesso. L’esponente del Csm s’è limitato ad osservare che l’emendamento in questione, «sponsorizzato» dall’Udc, è «contrastato» dalla stessa maggioranza. Quindi, riferendosi alla riforma nel suo complesso, ha aggiunto: «Farebbero meglio (i partiti di maggioranza, ndr) a lasciar perdere questa iniziativa legislativa, che è contestata da tutti».
Anche se l’intervento di Rognoni è stato all’insegna del fioretto piuttosto che della sciabola proprio per opportunità politica, dall’onorevole azzurro Fabrizio Cicchitto è arrivato subito un altolà: «La dichiarazione del vicepresidente del Csm Rognoni rappresenta un indebito intervento sull’attività politica e parlamentare». In nome della più netta separazione dei poteri l’esponente di Forza Italia ha voluto riaffermare la necessità di una maggiore correttezza istituzionale da parte dei giudici: «Purtroppo da tempo in Italia - ha spiegato - viviamo una situazione di confusione istituzionale che punta a una continua pressione sul Parlamento nel tentativo di mettere in questione il ruolo di una maggiornaza che ha avuto il voto degli italiani».
Forse il vice coordinatore di Forza Italia aveva ben in mente quel giudizio tranchant dato proprio dal Csm all’ex Cirielli, lo scorso febbraio. Da Palazzo dei Marescialli si disse che il ddl avrebbe avuto «effetti devastanti» sui processi. Allora si indignò il Guardasigilli Castelli in persona che liquidò come «giudizio politico» quella valutazione.

Poi, la stoccata del leghista: «Sarebbe meglio per tutti se il Csm passasse meno tempo a discutere di quello che fanno le Camere e di più a occuparsi dei suoi problemi».

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