da Milano
Troppo cari i costi «transnazionali» per la compravendita di azioni nelle Borse dei Paesi delleuro, soprattutto quelli relativi alla compensazione e alla liquidazione dei titoli; ne derivano, per gli investitori, commissioni elevate che potrebbero essere opportunamente abbattute. Non è la denuncia di unassociazione dei consumatori, ma laffermazione della Commissione europea, che ieri ha annunciato il varo di un «Codice di condotta» rivolto alle Borse e ai sistemi nazionali per ottenere una sorta di «liberalizzazione» dei mercati azionari, o comunque una loro fluidificazione che vada a vantaggio di un bacino più ampio ed efficiente, superando i confini nazionali. Tema di strettissima attualità, visto che la creazione di un sistema di alleanze tra le Borse avrebbe tra le sue conseguenze anche quella di uniformare modelli operativi, organizzazioni e - di conseguenza - sistemi di costo.
Lannuncio è stato dato ieri al Comitato per gli Affari economici e monetari del Parlamento europeo dal commissario al Mercato interno, Charlie McCreevy, affiancato della sua collega alla Concorrenza, lolandese Neelie Kroes. «La Commissione europea studia da alcuni anni i motivi per cui le attività di compensazione e liquidazione transnazionali sono così costose rispetto a quelle dei sistemi nazionali», ha affermato McCreevy. «Come tutti coloro che seguono questo settore da vicino sanno, non c'è alcuna ragione specifica - ha proseguito -. C'è un ampio spettro di fattori che fa lievitare i costi delle compravendite di azioni a livello transnazionale. In un mercato unico e in particolare in una zona valutaria unica, dobbiamo togliere dal mercato queste inefficienze».
In particolare, il «codice di condotta» concordato con gli operatori del settore impone una separazione graduale delle tariffe tra i servizi di compravendita dei titoli e quelli di compensazione e liquidazione. Una decisione che avrà ripercussioni anche sul processo di consolidamento delle Borse europee, rendendo più trasparenti le strutture di prezzo da loro applicate.
Il codice prevede l'applicazione di una serie di misure per «migliorare la trasparenza dei prezzi» già entro la fine di quest'anno. Entro il 30 giugno del 2007, è previsto un accordo su una traccia e sulle condizioni per garantire i diritti di accesso al mercato «su base equa, trasparente e non discriminatoria».
A proposito del caso Euronext, la Borsa paneuropea contesa tra la Deutsche Börse e il Nyse, ieri a Bruxelles il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa ha detto che «il modo in cui si configura il mercato borsistico dell'eurozona non può lasciare indifferenti i governi». Ha inoltre spiegato come vi sia «un forte interesse pubblico su come le Borse sono organizzate». Anche se in molti Paesi le Borse sono diventate «soggetti privati dove gli azionisti sono spesso esterni».
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