da Losanna
Non solo orologi, cioccolato e Alpi immacolate. Negli ospedali elvetici si stanno riscontrando gli effetti nocivi per la salute della forte concentrazione di polveri fini nell'aria nella Svizzera nordalpina. Il numero di ricoveri quotidiani per problemi legati all'inquinamento dell'aria nel Cantone di Vaud è aumentato del 17%.
Il dato è emerso da un'analisi dell'Istituto universitario romando di salute sul lavoro, eseguita su mandato del Dipartimento vodese della sanità e dell'azione sociale. I gruppi a rischio sono costituiti da bambini e adulti asmatici, persone di 65 anni e più che soffrono di bronchiti ostruttive, persone di 65 anni e più con problemi respiratori e persone che soffrono di malattie cardio-vascolari. Daniel Laufer, medico, sostiene che, secondo due studi condotti su vasta scala negli Stati Uniti e in Europa, il rischio di mortalità delle persone che soffrono di malattie cardio-polmonari potrebbe aumentare del 5 fino al 12% con l'attuale livello di concentrazione di polveri fini.
In un'intervista pubblicata ieri sulla Berner Zeitung, il presidente della Lega polmonare svizzera Otto Piller ha ricordato che gli specialisti hanno segnalato già da tempo che la popolazione soffre sempre più di problemi respiratori e di asma. In Svizzera, vari Cantoni sono corsi ai ripari per l'aumento della concentrazione di polveri fini stabilendo limiti di velocità a 80 km/h su strade e autostrade. Ciò nonostante, ha osservato Piller, 16mila veicoli a Diesel dell'esercito svizzero continuano a circolare senza gli appositi filtri, allorché spetterebbe proprio alla Confederazione dare il buon esempio.
Così, vari Cantoni sono corsi ai ripari per l'aumento della concentrazione di polveri fini stabilendo limiti di velocità a 80 km/h su strade e autostrade. Gli automobilisti in generale hanno rispettato il limite imposto in otto Cantoni della Svizzera tedesca.
Sabato le concentrazioni di microparticelle, in 9 stazioni di misurazione su 13, erano ancora ben superiori alla soglia massima di 50 microgrammi per metro cubo. Losanna e Berna hanno continuato a detenere il poco invidiato primato con 142 e 141 µg/metri cubi.
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