Si presentavano come imprenditori di unimportante azienda toscana produttrice di salumi, allo scopo di ottenere fidi bancari. Con questa tecnica sono riusciti a truffare due istituti di credito e a sottrarre 300mila euro. Altri 250mila euro erano sul punto di essere concessi, ma lintervento dei carabinieri ha mandato in fumo il piano dei due truffatori. G.D. e C.M., di 65 e 72 anni, entrambi fiorentini e con una lunga lista di precedenti, sono stati arrestati ieri dagli uomini del nucleo operativo di via In Selci, specializzati nella lotta alle frodi economiche. I due pregiudicati avevano riprodotto lintera documentazione societaria dellazienda fiorentina, dallatto costitutivo ai verbali di assemblea, oltre ai documenti didentità dei titolari. Una volta ottenuto il fido, chiedevano denaro liquido per effettuare dei lavori urgenti per lapertura di un capannone industriale a Roma, dove intendevano «estendere la loro attività». Il successo delloperazione ha spinto i due truffatori a ritentare il colpo. Dopo aver ottenuto i primi 300mila euro, ne hanno chiesti altri 250mila, da ritirare il giorno dopo lapertura del fido. Questa volta però la banca si è insospettita e si è rivolta ai carabinieri, che hanno verificato che i documenti dei due «imprenditori» erano falsi.
Fingendosi funzionari di banca, i militari si sono presentati allappuntamento per il ritiro dei soldi e hanno ricevuto i falsi imprenditori che, non accorgendosi di nulla, hanno continuato a promuovere la loro azienda. Pochi minuti dopo, è scattato larresto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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