«Ma lei sa che ha laspirapolvere è rotto? Non ci sono problemi, lo aggiusto in 5 minuti». In cambio, però, si faceva pagare dai 300 ai 400 euro. Il truffatore si presentava come rappresentante di una nota marca di aspirapolvere e con vari raggiri truffava gli anziani. Fino ad ora sono stati scoperti almeno 30 casi, con un bottino complessivo di 20 mila euro. È stato però individuato e denunciato dai carabinieri del Nucleo Operativo del Comando provinciale di Genova. Si tratta di un uomo di 51 anni, F.G., licenziato lo scorso anno proprio da una ditta genovese specializzata in piccoli elettrodomestici. L'uomo agiva sempre allo stesso modo: si presentava negli alloggi degli anziani con la scusa di verificare l'efficienza degli apparecchi in loro possesso e poi, con uno stratagemma, manometteva l'impianto di alimentazione elettrica. A questo punto si offriva di riparare immediatamente l'elettrodomestico in cambio di una cifra (300-400 euro) inferiore a quella che, a suo dire, sarebbe stata necessaria per ripristinare l'aspirapolvere (500-1000 euro).Una volta ottenuta la somma richiesta, il finto rappresentante provvedeva alla riparazione o, in alcuni casi, si allontanava portando con sè l'apparecchio.
Così, secondo gli investigatori, l'uomo avrebbe truffato una trentina di genovesi, per una somma complessiva di circa 20 mila euro. Le indagini che hanno condotto alla sua identificazione hanno preso avvio nel novembre scorso, dopo la denuncia di alcuni anziani truffati. I carabinieri hanno contattato i vertici dell'azienda di cui l'uomo si dichiarava rappresentante scoprendo così che un anno prima un dipendente, la cui descrizione coincideva con quella fornita dalle vittime, era stato licenziato per alcune irregolarità.
F.G., riconosciuto dagli anziani truffati, è stato così denunciato. Ora sono in corso ulteriori accertamenti per scoprire eventuali altre truffe.