L'allarme di Agenzia delle Entrate: "Occhio al rimborso da 500 euro, è una truffa"

Gira una nuova truffa che sfrutta l'immagine di Agenzia delle Entrate per raggirare le vittime: ecco come funziona

L'allarme di Agenzia delle Entrate: "Occhio al rimborso da 500 euro, è una truffa"
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Attenzione alla nuova truffa che sta circolando in rete: in questo periodo i cybercriminali stanno inviando email fasulle, che simulano i messaggi di Agenzia delle Entrate, per indurre i contribuenti a fornire le credenziali di accesso al proprio home banking. Si tratta di una vera e propria campagna di phishing, dunque è bene prestare molta attenzione a determinati messaggi.

In questo caso, come abbiamo detto, i malviventi stanno usando l'immagine di Agenzia delle Entrate per trarre in inganno le vittime. Nelle email fasulle, si viene informati che è possibile riscuotere dal Fisco un rimborso da 500 euro. Un'informazione piuttosto ghiotta, che invita ad aprire il messaggio e leggerlo, cadendo poi in trappola. L'email trae facilmente in inganno, perché è stata realizzata molto bene. Il logo è identico a quello di Agenzia delle Entrate. Figurano poi codici identificativi e altri elementi che inducono a pensare che si tratti di una comunicazione ufficiale.

Compresa la situazione, è stata la stessa Agenzia delle Entrate a lanciare l'allarme. In una comunicazione dello scorso 19 agosto (leggi qui), l'agenzia fa sapere che la truffa mira a"sottrarre le credenziali di accesso all'home banking dei destinatari delle e-mail". Come si evince dallo screenshot mostrato nella nota, la pagina web ricreata dai criminali è molto verosimile. Viene poi fatto presente che nella mail sono presenti sua un link cliccabile che un QR code da inquadrare che hanno lo scopo di indirizzare la vittima in una pagina malevola. Il contribuente, infatti, è invitato a fornire le credenziali del proprio istituto bancario per ottenere il rimborso da 500 euro.

"Raccomandiamo, come sempre, di prestare la massima attenzione quando si riceve questo tipo di comunicazioni, di non cliccare i presenti al loro interno e di non fornire credenziali d'accesso, dati personali e coordinate bancarie",

dicono dall'Agenzia delle Entrate, che naturalmente non ha nulla a che fare con questa vicenda. L'ente, infatti, "disconosce questa tipologia di comunicazioni, rispetto alle quali si dichiara totalmente estranea".

Email truffa

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