Che sia di dieci, venti o trenta minuti, quello che conta veramente del notiziario è la sua sostanza.
Sostanza che sta sia nel modo in cui viene affrontata ed elaborata la notizia, sia nella ricerca dello «scoop».
Il bouquet di notizie proposto da Rai tre verte spesso su conferenze stampa, incontri, grandi eventi. Un'impostazione un po' impersonale, tutto sommato.
La ricerca dell'esclusiva interessa maggiormente le altre emittenti, mosse anche dall'esigenza di essere competitive rispetto alle «cugine». Ma la tendenza a scendere per strada armati di telecamera e microfono denota la voglia di essere attivi e di offrire un servizio sempre più interessante giorno per giorno. Facendo zapping si trovano «speciali» di tutti i tipi all'interno dei 90 minuti giornalieri dedicati all'informazione. Spesso sul turismo, specie in alta stagione, ma si sta facendo avanti - parlando sempre in termini generali - anche una inclinazione verso l'enogastronomia e gli eventi culturali che le città e i piccoli centri offrono. Un interesse che sembra essere figlio del passato 2004.
Non si tratta però solo della ricerca di notizie bomba. Si tratta anche di una stretta collaborazione con i cittadini e per i cittadini.
Con la possibilità di effettuare collegamenti in diretta con le sedi di Imperia, Savona e Spezia, Primocanale offre un servizio quanto mai completo e regionale. Nel vero senso della parola: il lavoro delle quattro redazioni permette alla rete di essere presente sul territorio a livello capillare.
Molte delle segnalazioni dei cittadini vengono raccolte anche attraverso il sito internet e la trasmissione «Liguria in diretta sos».
La maggior parte delle emittenti si muove nella stessa direzione. Telegenova, Telecity, Tele Pace, sono solo alcuni esempi. Alla lista dei quali si va ad unire Telenord, che negli anni ha mantenuto e rafforzato le sue posizioni di Spezia, Savona, e Imperia. Dal tombino rotto all'abuso edilizio, il coro di «mugugni» viene raccolto dagli appositi numeri di telefono.
I giornalisti delle singole redazioni penseranno poi a trasformare la segnalazione in notizia.
Così facendo si offre un servizio al cittadino e, allo stesso tempo, si «tirano le orecchie» alle varie istituzioni competenti, spesso troppo distratte e intorpidite.
Una sorta di presidio del territorio: ecco un'altra delle funzioni che vengono ad assumere le tv locali.
Emblematico il caso della straordinaria nevicata che si era abbattuta lo scorso inverno sulla Liguria. La diretta di Primocanale dalle prime ore del mattino ha permesso a molti cittadini di avere subito un quadro concreto della situazione e ha evitato, comunicando tempestivamente che le scuole sarebbero restate chiuse, che si creassero ulteriori disagi.
Il «filo diretto» con i liguri non è previsto dalla Rai. Anche volendo non è facile trovare un numero a cui riferirsi per segnalare le problematiche delle città, tanto meno un indirizzo di posta elettronica deputato a raccogliere questo tipo di informazioni.
Una curiosità sul rapporto cittadino-tiggì: il mattino dell'otto gennaio 1985 la città di Spezia fu bloccata, come molte altre città di Italia, da una pesante coltre di neve. Alle 10.30, «dopo un giro di telefonate - si legge sul sito di Tele Liguria sud, emittente spezzina - ebbe inizio Speciale Neve, una trasmissione che divenne per tutto il giorno fino a notte inoltrata, e nei giorni successivi, un vero centro di raccolta di informazioni, di richieste di aiuto, punto di collegamento tra i cittadini e le istituzioni, con il sindaco della Spezia praticamente sballottato tra gli studi dell'emittente, il luogo più adatto per informare la popolazione, e la centrale operativa della Prefettura, con cui Tele Liguria sud era collegata via radio».
Grazie alla raccolta degli Sos - si legge sempre sul sito - la televisione riuscì anche a organizzare il trasporto di una stufa a una famiglia che era rimasta isolata senza riscaldamento in una casa di campagna.
Più servizio di così.
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