Le ali di Milano

Tunnel di 1 km per sviluppare l'area della Cargo City

La galleria, che può sorreggere le 600 tonnellate dell’aereo più pesante del mondo, copre la ferrovia che passava in trincea, lasciando spazio ai lavori di sviluppo dell'area Cargo di Malpensa. I lavori, iniziati nell’estate 2009, conclusi in anticipo

Tunnel di 1 km per sviluppare l'area della Cargo City

L’aeroporto internazionale di Malpensa prosegue i suoi piani di sviluppo e rafforza il suo ruolo chiave per l'economia della Lombardia e del nord Italia con l’inaugurazione di un tunnel lungo quasi un chilometro, in grado di sorreggere le 600 tonnellate dell’aereo più pesante del mondo.

E’ un’opera importante perché, grazie alla copertura del tratto ferroviario, potranno procedere i lavori di espansione della Cargo City di Malpensa. L’area coinvolta si trova a sud rispetto agli attuali edifici cargo ed era stata prevista già dal Prg Aeroportuale del 1985, con aree per servizi tecnici di supporto e integrativi dell’attività aeroportuale con delle attività logistiche.

"L’aeroporto di Milano Malpensa è il primo scalo italiano per quanto riguarda la movimentazione aerea di merci – dice Giuseppe Bonomi, presidente di Sea – e il positivo trend di crescita annuale del traffico cargo atteso sullo scalo ci impone di sviluppare le infrastrutture al servizio per questo mercato".

La copertura della parte della ferrovia, che passava in trincea vicino agli attuali edifici Cargo, era il primo passo del progetto. I lavori, iniziati nell’estate 2009, si sono appena conclusi, in anticipo rispetto ai tempi previsti. La galleria artificiale ha una lunghezza di circa 840 metri. L’opera è stata cofinanziata dalla Comunità europea nell’ambito del programma Ten-T.

La linea ferroviaria che collega il Terminal 1 a Milano è situata a sud-ovest all’interno del sedime aeroportuale ed è stata realizzata in trincea a una profondità tale da consentirne la copertura a raso, in modo da eliminare qualsiasi discontinuità fra le attuali aree aeroportuali e le aree di possibile espansione verso sud e verso ovest, come previsto dal progetto di sviluppo aeroportuale "Malpensa 2000" che prevede altri passaggi importanti: l’urbanizzazione di un area di circa 190.000 m. per la costruzione dei nuovi Edifici Cargo e dei piazzali per la logistica (lavori affidati e iniziati nel mese di settembre 2011); il nuovo piazzale per gli aeromobili con superficie di circa 130.000 mq. destinato a ospitare aerei di grandi dimensioni come l’ A380 e il B747/ 800 (lavori affidati, inizio delle attività di Cantiere nel mese di novembre); i nuovi Magazzini Cargo per una superficie di circa 45.000 mq (opere in fase di progettazione esecutiva, realizzazione entro il 2013).

L’area Cargo di Malpensa, prima in Italia, vanta diversi punti di forza grazie alla presenza di infrastrutture che fanno del grande scalo milanese un aeroporto all’avanguardia, come l’impianto UHS, le aree destinate alle merci deperibili e l’ampiezza dei magazzini. Dal punto di vista dei servizi alla clientela merci, si sta lavorando allo snellimento snellimento delle procedure ed è in fase di sperimentazione la Carta dei Servizi Merci che vedrà il suo avvio effettivo all’inizio del 2012. Sul piano nell’innovazione tecnologica da segnalare la piena compatibilità con le procedure di e-customs, e l’avvio dell’applicazione di procedure e-freight su alcune tratte aeree per snellire e velocizzare l’iter di registrazione. Eccellenze rese possibili anche dall’ottima collaborazione con il Gruppo Guardia di Finanza di Malpensa e alla professionalità degli oltre 90 uomini impegnati capaci di garantire il conseguimento di ottimi risultati nei controlli.

Le gare d’appalto appena avviate per i nuovi magazzini e il nuovo piazzale aeromobili consentiranno il raddoppio dell’attuale capacità di trattamento merci dell’aeroporto, portandola dalle circa 550.000 tonnellate all’anno ad oltre un milione. Le nuove infrastrutture saranno destinate a operatori di primaria importanza dell’industria dell’air Cargo: Express Courier, spedizionieri e Cargo handler.

Infine, nell’ambito delle compensazione previste dalla legge, Sea ha proceduto alle opere di rimboschimento in collaborazione con il Parco del Ticino con cui ha sottoscritto uno specifico accordo che ha portato a compensare i 9,08 ettari di superficie trasformata con un intervento su aree per 18,16 ettari, con un costo complessivo di oltre 604mila euro.

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