Al referendum sulla riforma della Costituzione turca voluta dal premier Recep Tayyip Erdogan vi sarà una netta vittoria dei sì. A prevederlo è un sondaggio realizzato dallIstituto Konda tra il 4 il 5 settembre, secondo il quale il sì otterrà il 56,8%. Molti tuttavia gli indecisi, ben il 17,6% degli intervistati. Domani poco meno di 50 milioni di elettori sono chiamati a votare per uno dei più controversi referendum della storia del Paese. In gioco cè una profonda revisione della Costituzione in vigore, che risale al 1982, due anni dopo il colpo di Stato militare guidato dal generale Kenan Evren, il cui obiettivo dichiarato era la difesa della laicità dello stato. Non a caso il voto è stato fissato per il 12 settembre, giorno del trentesimo anniversario del golpe. Lo scambio di accuse tra il governo filo-islamico e i partiti laici allopposizione è stato duro.
«Chi vota no è un sostenitore dei colpi di Stato», ha tuonato Erdogan nei giorni scorsi. Dalla parte opposta, il più accanito oppositore della riforma è lerede del kamalismo laico, il Partito repubblicano popolare (Chp).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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