Roma - Ancora toghe contro il premier. Questa volta sono i consiglieri togati del Movimento per la Giustizia a chiedere l'intervento del Consilgio superiore della magistratura. Secondo Ciro Riviezzo, Mario Fresa e Dino Petralia, che hanno depositato una richiesta di apertura di una pratica a tutela depositata al comitato di presidenza Csm, i magistrati di Pescara che si stanno occupando dell’inchiesta che ha coinvolto il presidente della regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco sono stati oggetto di "attacchi denigratori" da parte di "esponenti politici, alcuni dei quali rivestono responsabilità istituzionali".
Contro Berlusconi Il riferimento, che resta tra le righe della lettera, è alle parole del premier che ha parlato di "teoremi" e anche alle affermazioni del presidente emerito della Repubblica e senatore a vita, Francesco Cossiga. I magistrati che si occupano delle indagini e che hanno emesso l’ordinanza cautelare in particolare sono stati oggetto di "accuse generiche di parzialità e di giudizi preconcetti - scrivonole toghe - quando non di strumentalità dell’azione giudiziaria rispetto a supposti scopi politici". E, ancora, sono stati additati "di fronte all’opinione pubblica come esempio paradigmatico del cattivo funzionamento della giustizia nel nostro Paese".
Queste dichiarazioni, proprio in quanto provenienti da "soggetti investiti di responsabilità istituzionali, appaiono ancora più gravi - sottolineano i tre consiglieri - in quanto rischiano di costituire un’indebita interferenza con il sereno svolgersi dell’attività giudiziaria, in violazione del principio di separazione tra i poteri dello Stato e impongono al Csm di intervenire a tutela dei magistrati attaccati e in generale della indipendenza della giurisdizione". La pratica, secondo la richiesta dei consiglieri del Movimento, dovrebbe essere aperta dalla prima commissione di Palazzo dei Marescialli.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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