Cronache

Il Turco rossiniano sconta colpe che non sono sue

Siamo onesti, e diciamo che se «Il Turco in Italia» è stato un flop, la colpa non è solo di cantanti e direttore, né tantomeno di Emanuele Luzzati. Anzi, da un punto di vista scenico, lo spettacolo è vincente: inconfondibili le pittoresche sagome di Lele che scrutano dall'alto dei palchetti, coloratissimi i costumi di Santuzza Calì e la resa degli ambienti, arguta la regia di Egisto Marcucci ripresa da Elisabetta Courir. Con un tripudio di giochi e danze di mimi che incorniciano le pazze frivolezze di Fiorilla, i deliri poetici di Prosdocimo, gli ingannevoli e bizzari travestimenti. La serata è andata male per altri motivi, che abbiamo espresso altrove. E' vero però che sul piano musicale ed esecutivo abbiamo avuto qualche perplessità, anche se non tali da comprendere le contestazioni rivolte proprio alla soprano Myrtò Papatanasiu (Donna Fiorilla) e al direttore Jonathan Webb. Non sempre precisa e pulita lei, più stanca nel secondo atto, ma a onor del vero tra le migliori del cast; e Webb ha sì ottenuto un'esecuzione un po' fiacca, senza quella verve e brillantezza tipica di Rossini, ma non tale da essere fischiata. E questo nonostante siamo costretti ad aggiungere che spesso si è sentita incongruenza ritmica tra podio e palcoscenico, responsabilità da cercarsi certo nei singoli cantanti, ma anche e soprattutto nel gesto, troppo lento, che non ha agevolato le voci, a tratti stentate e faticose. Fra gli altri protagonisti, il più rossiniano è stato Bruno De Simone (Don Geronio), sia come carattere, che come interpretazione musicale; molto ben eseguita nel secondo atto l'aria di Don Narciso (Antonino Siragusa), che con eleganza ha sottolineato alcune raffinatezze musicali evidenziando anche una buona agilità vocale; buona prova per Salvatore Alaimo (Selim). Senza infamia e senza lode gli altri personaggi, tutti comunque con un'ottima presenza scenica: Vincenzo Taormina (Prosdocimo), Antonella Nappa (Zaida), Federico Lepre (Albazar).

Peccato la resa generale, che è risultata stanca, giù di tono: può forse migliorare nelle prossime repliche.

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