Lidia Scognamiglio
Il Lazio apre le porte ai mercati del Nord Europa. Il Regno Unito, lIrlanda, i paesi scandinavi e baltici saranno i protagonisti dellottava edizione del «Buy Lazio», la più importante iniziativa di promozione turistica della regione, che si svolgerà dal 15 al 18 settembre prossimi nei comuni di Anzio, Nettuno e Ardea.
La manifestazione, promossa annualmente dallUnione Regionale delle Camere di Commercio in collaborazione con lAssessorato al Turismo della Regione, lEnit, lAlitalia, le singole Camere di Commercio e le organizzazioni di categoria del turismo, è nata per accrescere le occasioni di commercializzazione dei prodotti di una regione destinata ad affermarsi come meta turistica internazionale.
Oltre 130 aziende iscritte, in rappresentanza di circa 200 imprese turistiche regionali, 55 operatori selezionati dallEnit e provenienti dal Nord Europa. Sono questi i numeri dellottava edizione di «Buy Lazio», una manifestazione che dal 1997 a oggi ha ospitato più di 1300 aziende e 350 operatori nazionali e internazionali. Lobiettivo, nel tempo, non cambia: creare unimmagine complessiva del prodotto turistico del Lazio, uno specifico «Marchio dArea», che integri lofferta della Capitale con quella delle singole province, stimolando lattenzione su ogni specifica località. Anche lassessore regionale al Turismo, Raffaele Ranucci si schiera a favore di questa politica di promozione: «Roma è una grande opportunità per il Lazio, ma le altre province possono essere una grande opportunità per la Capitale. Per questo ho proposto il piano regolatore del turismo e per settembre sarà operativa lagenzia regionale del turismo».
È Roma la città dEuropa preferita dai cinque milioni di lettori della rivista americana «Travel & Leisurè». Un turismo, però, ancora «mordi e fuggi». La durata di permanenza media è di soli tre giorni. «È paradossale - commenta lassessore provinciale allo Sviluppo Economico, Bruno Manzi - che in termini di permanenza una città come Roma sia seconda a Barcellona». «Bisogna far conoscere le nostre ricchezze prima che il turista arrivi in Italia - sottolinea Andrea Mondello, il presidente dellUnionecamere Lazio - per poi convincerlo a passare un periodo più lungo nel nostro paese». «La qualità dei siti - continua Mondello - ci rende competitivi e non sottoposti alla logica della concorrenza. Abbiamo il monopolio del turismo di qualità culturale ma bisogna valorizzarlo».
Per facilitare una commercializzazione più personalizzata e più rispondente alle caratteristiche dei singoli territori gli operatori laziali presenteranno unofferta diversificata per linee di prodotto: il mare, le città darte e cultura, enogastronomia, ambiente e natura, congressuale.
Alla specializzazione delle singole offerte cè, però, chi oppone un maggior coordinamento del turismo a livello nazionale. «La promozione turistica dellItalia nasce dalle Regioni, ma bisogna superare la logica secondo la quale ogni Regione si sente un piccolo stato». Per il Commissario straordinario dellEnit Amedeo Ottaviani è necessario sviluppare un piano organico per tutta lItalia.
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